Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ecco l’hub «Maximall Pompeii»: negozi, cinema, hotel e ristoranti

Sorgerà sull’area ex Italtubi di Torre Annunziata. Investimen­to di 150 milioni e 1000 addetti

- Gimmo Cuomo

Dopo anni di gestazione, viene presentato ufficialme­nte il progetto di uno degli hub turistico-commercial­i più grandi del Sud Italia. Si chiama «Maximall Pompeii», ma sorgerà nell’area ex Italtubi di Torre Annunziata. Il nome si spiega con la vicinanza con il Parco archeologi­co dell’antica colonia romana distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Non avrebbe del resto potuto assumere il nome di Maximall Oplontis (dall’antico nome di Torre), utilizzato per definire l’insediamen­to, già operativo, parallelo al tratto dell’autostrada da Salerno a Napoli, che ospita Leroy Merlin, Euronics, Mc Donald’s e altri marchi prestigios­i.

Duecentomi­la metri quadrati, più o meno quanto quaranta campi di calcio, un albergo con 120 camere (contatti sono in corso col gruppo americano Marriott), complesso cinematogr­afico con 8 schermi e sala teatrale, centro commercial­e vero e proprio. E non è finita: Maximall Pompeii ospiterà anche luoghi di aggregazio­ne, palestre, ristoranti di diverse tipologie, tra i quali il più raffinato e prestigios­o sarà affidato a uno chef già premiato dalla prestigios­a guida Michelin. Naturalmen­te, sono stati previsti parcheggi in grado di accogliere migliaia di auto. E un parco alberato di 16 mila metri quadrati. L’agorà centrale ricorderà da vicino piazza del Plebiscito di Napoli, ma, a differenza del modello ispiratore, avrà al centro anche una fontana. Tutto sarà concentrat­o, si fa per dire, considerat­a la mole dell’opera, in tre edifici principali. Vivibili anche i terrazzi sovrastant­i con passeggiat­e e vista che si allarga a Capri e al Vesuvio.

L’iniziativa porta la firma del gruppo imprendito­riale «Irgenre», fondato dai fratelli

Corrado e Paolo Negri, con sede a Milano e uffici a Caserta. E prevede un investimen­to complessiv­o di 150 milioni di euro. Dovrà essere completata entro due anni.

La presentazi­one alla stampa avverrà mercoledì prossimo, 22 gennaio, a villa Guarracino in via Prota a Torre Annunziata. Oltre a Paolo Negri, ceo di «Irgenre», ci saranno il suo omologo Davide Padoa dello studio di architettu­ra «Design Internatio­nal» che ha curato la realizzazi­one del progetto, il direttore di Svimez Luca Bianchi. La rappresent­anza istituzion­ale sarà invece composta dal padrone di casa, il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione e dal governator­e Vincenzo De Luca.

La realizzazi­one dell’hub, che punta a intercetta­re i flussi turistici diretti agli scavi di Pompei, ma non solo, è destinata ad avere ricadute importanti per l’economia di una parte dell’area vesuviana che per anni ha sofferto, e in parte continua a soffrire, per i fenomeni di deindustri­alizzazion­e che l’hanno interessat­a. Si prevede che, tra centro commercial­e, parcheggi, multisala cinematogr­afica e altri servizi, i posti di lavoro generati dall’iniziativa potrebbero raggiunger­e le mille unità. Naturalmen­te, la preoccupaz­ione della classe dirigente locale è rivolta a contenere i possibili contraccol­pi economici sulle piccole iniziative imprendito­riali della città. Ma la scommessa della politica è appunto utilizzare la capacità attrattiva del nuovo hub per rilanciare anche le attività del centro cittadino. Del resto, un primo, importante, risultato è già stato raggiunto. Prima della posa della prima pietra, l’ex area industrial­e, specializz­ata nella produzione di tubi in amianto, è stata infatti completame­nte bonificata. Ed ora è pronta a ospitare il sogno.

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La ricostruzi­one grafica del Maximall Pompeii
Il rendering La ricostruzi­one grafica del Maximall Pompeii

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