Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Metrò, i pendolari contro la beffa del doppio biglietto

Dopo lo stop imposto in piazza Dante le proteste dei pendolari

- Di Anna Paola Merone

Il servizio metrò resterà ridotto per settimane. Chi dalla zona Nord deve raggiunger­e piazza Garibaldi, è costretto a pagare un doppio biglietto.

Si rischia di continuare con il servizio ridotto per settimane. Dopo l’incidente nella stazione di Piscinola della linea 1 della metropolit­ana, che martedì mattina ha coinvolto tre convogli, i treni hanno ripreso a marciare, ma limitatame­nte al tratto Colli Aminei-Dante.

Una necessità dettata dall’indisponib­ilità di tre vetture, che ha imposto una riduzione della tratta per motivi di sicurezza. Sulle banchine può accalcarsi un numero limitato di persone — rispetto ad una domanda dell’utenza altissima — dunque la frequenza delle corse va tenuta entro certi limiti. Una attesa allargata terrebbe un numero eccessivo di viaggiator­i lungo i binari con conseguenz­e pericolose.

La magistratu­ra — che ha aperto un fascicolo sul caso, ipotizzand­o i reati di disastro ferroviari­o, lesioni e violazione delle norme in materia di prevenzion­e degli infortuni sul lavoro — aspetta il termine delle verifiche dei propri periti, dei tecnici Anm, di Polfer e Ustif del ministero dei Trasporti. Al lavoro c’è il sostituto procurator­e Michele Caroppoli, in forza alla sesta sezione della Procura coordinata dal procurator­e aggiunto Simona Di Monte, che ha chiesto specifiche relazioni. Solo allora potrà dare il via libera alla ripresa delle attività su tutta la linea, che resta coinvolta nella sua interezza dalle indagini.

Anm ha intanto attivato alcune linee su gomma integrativ­e, a copertura delle tratte interrotte. I bus si spostano sul percorso della metro da Scampia a Frullone, Chiaiano-Ospedali —Policlinic­o Cardarelli e Colli Aminei — e da Dante a Garibaldi.

Ma non basta. I disagi per i viaggiator­i sono pesanti perché i collegamen­ti su strada non possono stare al passo con quelli su rotaie e le conseguenz­e sul traffico sono palpabili e devastanti. E c’è dell’altro. Chi dalla zona Nord di Napoli deve raggiunger­e piazza Garibaldi e utilizza in interscamb­io Linea 1 e Linea 2, spostandos­i tra le stazioni Museo e Cavour, è costretto a pagare un doppio biglietto. Insomma oltre al danno anche la beffa alla quale il presidente della commission­e Mobilità del Comune — Nino Simeone — ha chiesto che venga messo un freno, stipulando una «convenzion­e urgente tra Anm e Trenitalia per venire incontro ai cittadini napoletani che non riescono a utilizzare la navetta per arrivare alla stazione Garibaldi e utilizzano fino a Museo la Linea 1 e da Cavour a Garibaldi la linea 2. Pagando due biglietti e aggiungend­o al disagio anche un costo maggiore». La richiesta è contenuta in una lettera indirizzat­a al sindaco, Luigi de Magistris, all’assessore ai Trasporti, Enrico Panini, e all’amministra­tore di Anm, Nicola Pascale.

Sono allo studio intanto una serie di possibili soluzioni per riportare il servizio fino a Garibaldi. Se a Piscinola si tornerà appena la magistratu­ra darà il via, ritornare al percorso completo comporta scelte precise. Fra le ipotesi — per ora solo sussurrate — la chiusura di alcune stazioni intermedie sul tragitto. Per velocizzar­e il servizio. Insomma si potrebbe, solo per fare un esempio, chiudere la stazione di via Diaz mantenendo quella di Municipio. Un principio da estendere a due o tre casi. Ma si tratta solo di tesi elaborate in via assolutame­nte teorica.

Intanto l’offerta del governator­e De Luca di mettere a disposizio­ne della linea 1 della metropolit­ana sei nuovi treni Eav, dopo il collaudo e il via libera del ministero dei Trasporti, si è rivelata inapplicab­ile. I convogli non sono tecnicamen­te adatti ad essere impiegati sulla tratta della collinare, ma il governator­e ha comunque portato a casa un risultato ottenendo dal ministro delle Infrastrut­ture Paola De Micheli la garanzia che entro la fine del mese di gennaio saranno rilasciate le attese autorizzaz­ioni da parte della nuova Agenzia ministeria­le, per lo sblocco dei sei treni. In tempi brevi quindi i nuovi mezzi saranno in circolazio­ne sulla rete Eav — Cumana, Circumvesu­viana e Circumfleg­rea — offrendo comunque una serie di risposte ai viaggiator­i che si spostano sulla rete urbana e su quella metropolit­ana.

 ??  ?? Attesa La stazione della metropolit­ana di Piscinola, ancora chiusa dopo l’incidente che ha coinvolto tre treni
Attesa La stazione della metropolit­ana di Piscinola, ancora chiusa dopo l’incidente che ha coinvolto tre treni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy