Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Docente e scrittore Marco Valentini prefetto di Napoli
Subentra a Pagano. Romano, esperto di intelligence, in passato ha fatto parte del Commissariato antimafia
Lo potremmo anche definire «il prefetto intellettuale», per i libri che ha scritto, per la sua docenza e anche perché in passato è stato il rappresentante dello Stato nella manzoniana Lecco.
Il Consiglio dei ministri ieri ha nominato Marco Valentini prefetto di Napoli. Una figura sicuramente piena di risorse come la città che va a «presidiare». Nato a Roma il 24 settembre 1956, prende il posto di Carmela Pagano.
Valentini, autorevole figura di garanzia, ha ricoperto il ruolo di direttore dell’ufficio affari legislativi e relazioni parlamentari del Viminale e ha ricoperto in passato l’incarico di prefetto a Lecco e a Grosseto. Ha fatto poi più volte visita nella cittadina manzoniana negli anni successivi per alcuni eventi. Un luogo che gli è rimasto nel cuore e a cui lo legano molti interessi culturali. Valentini, è anche un insigne giurista, laureato in giurisprudenza all’Università «La Sapienza» di Roma.
La sua carriera prefettizia comincia nel 1985, quando entra a far parte dell’Alto Commissariato Antimafia. Dal 1992 al 2004, come già accennato, svolge la propria attività presso la Presidenza del consiglio dei ministri, come direttore dell’Ufficio legale della struttura di appartenenza, curando l’attività di consulenza legale nel settore dell’intelligence per la sicurezza della Repubblica. Dal 1997 al 2004 è direttore responsabile della rivista di intelligence «Per Aspera Ad Veritatem». Il 26 luglio 2013 assume le funzioni di direttore dell’Ufficio per l’amministrazione generale del dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Ma Valentini è anche scrittore e saggista. Tra i testi pubblicati: «I Servizi di informazione e il segreto di Stato» (Giuffré, 2008), «Etica del
Management» (Ipse, 2009), «Breviaria di Diritto Penale» (Editoriale scientifica, 2016). Nel 2017 ha pubblicato «Sicurezza della Repubblica e democrazia costituzionale» (Editoriale scientifica, 2017). Nel 2018 ha curato, con M. Caligiuri «Materiali di intelligence» (Rubbettino, 2018), con L. Falco «Dialogo sul futuro del Ministero dell’interno» (Editoriale scientifica, 2018) e contribuito al volume «Storie di commissari prefettizi» (Editoriale scientifica, 2018).
Sul versante della narrativa, quest’anno ha pubblicato «Quando sale la notte» (Editoriale Scientifica, 2019), cui è stato conferito il premio di cultura Orsello, sezione testimonianze, per il 2019 e, per lo stesso editore «Domenico Sica, magistrato, Alto Commissario, prefetto» (2019).
Dal 2014 insegna diritto penale presso la facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano. È anche direttore Responsabile del quadrimestrale d’informazione istituzionale «Itinerari Interni, percorsi normativi dell’Amministrazione dell’interno».