Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Le tante vite di Palazzo Carafa di Nocera

- Di Italo Ferraro

Secondo Carlo Celano, il palazzo — che si trova su via Medina — fu eretto ma non portato a compimento dai Carafa duchi di Nocera, e ne fu autore l’architetto Gabriele d’Agnolo, nella prima metà del ‘500.

Ripresi i lavori nel 1608, dopo quattro anni i proprietar­i lo vendettero a Cesare Alderisio. Da documenti riportati dallo storico Gérard Labrot, tra il 1634 ed il 1635 si lavorava all’intaglio del piperno per le cornici delle finestre e per i balconi.

Vincenzo Caracciolo di Villa lo compra nel 1699 insieme ad una piccola casa nei pressi, dopo aver comprato, quattro anni addietro, la casa contigua di Giovanni di Costanzo.

Su questo comprensor­io eleva il nuovo palazzo che però in nulla fa pensare ad una casa palazziata. Al centro del grande cortile, arretrata rispetto al porticato che occupa l’intera parete, una grande scala, come una autonoma architettu­ra, con grande rampa centrale che ritorna con due rampe laterali più strette: il portico alterna, alla quota del cortile, campate larghe a campate strette, sollevate di qualche gradino; dalla campata nell’angolo a destra si accede ad un più piccolo corpo scala.

Affaccia sul retrostant­e vico Graziella e, dopo il 1877, sulla via Flavio Gioia; disegnata sulla geometria del cortile, in modo analogo alla piccola scala del Sanfelice nel palazzo Casamassim­a ai Banchi Nuovi, la mantiene, lasciando tutta la difformità nel muro inclinato sul vico della Graziella.

Dalla Carta Carafa (1775) si vede che aveva portici anche sui lati corti del cortile, oggi tompagnati, ed un portico rientrante, nell’angolo a destra del vestibolo, anch’esso oggi chiuso.

Nel 1806 è scelto come sede della Prefettura che si trasferirà, nel 1825, nel palazzo San Giacomo; sarà detto, da allora, della Prefettura vecchia. Venduto, poi, prima ai Falanga e dopo ai Montuori, verrà restaurato dall’architetto De Leva, cui può appartener­e la facciata neoclassic­a. Fu sopraeleva­to di un piano alla fine dell’800.

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