Corriere del Mezzogiorno (Campania)

IL FENOMENO Il virus «contagia» teatri e spettacoli Soltanto gli abbonati non si tirano indietro

Anche i cinema registrano il forte calo di presenze, molti locali e discoteche annullano le serate Produzioni campane bloccate nelle regioni a rischio

- Di Anna Paola Merone

NAPOLI Semivuoti i cinema, i locali notturni dove si fa musica dal vivo — molte le serate annullate — e le discoteche. Poco frequentat­i anche i teatri, fatta eccezione per quelli che possono contare su un ragguardev­ole numero di abbonati che non vogliono lasciarsi prendere dall’ansia da Coronaviru­s. Insomma, in pochi in questi giorni acquistano biglietti, ma chi li ha già preferisce mantenere le proprie abitudini e confermare le proprie scelte.

La prima dell’Oro di Napoli al Trianon è uno degli spettacoli che ha risentito dell’effetto Covid-19. Poco pubblico ha applaudito la bella prova di Nello Mascia e di una Compagnia affiatata e valente. Il teatro che può contare su un numero di «fedelissim­i» ancora poco cospicuo era semivuoto.

Nella psicosi che detta anche le scelte delle azioni quotidiane in tanti hanno preferito non acquistare biglietti di platea o palco lasciandos­i sopraffare dalla paura.

I botteghini degli altri teatri sono stati presi d’assalto dalle telefonate di chi chiedeva se la repliche degli spettacoli in cartellone erano, nonostante tutto, garantite. Ma la città non si è fermata. Le luci sui palcosceni­ci restano accese e i teatri che possono contare su una riserva di abbonati conservano comunque i propri spettatori. «Telefonate ce ne sono state — conferma Alba Caccavale, patron dell’Auzione gusteo —, ma defezioni pochissime. Da tempo per lo spettacolo di Biagio Izzo abbiamo il tutto esaurito e gli spettatori hanno scelto di essere comunque a teatro».

Pressoché identica la situazione al teatro Diana, dove ci sono le repliche di uno spettacolo attesissim­o, Con tutto il cuore di Vincenzo Salemme. «Gli spettatori si sono limitati ad accertarsi se tutto fosse confermato — racconta Claudia Mirra, responsabi­le della comunicazi­one del teatro di famiglia —. Lo spettacolo è venduto da tempo. Esauriti i posti con un pubblico deciso a non assentarsi».

Al Mercadante ci sono state alcune defezioni, che hanno coinvolto anche il Ridotto e il

San Ferdinando. Poche, comunque, rispetto alle molte telefonate. Al botteghino la solita domanda sulla tenuta del programma. Insomma ci si aspetta che qualcosa cambi, ma chi è abbonato o ha già un biglietto non rinuncia. Affollate dunque le repliche di Jane Austen e dello spettacolo di Mimmo Borrelli al San Ferdinando. Diversa la situa

Caccavale (Augusteo) Telefonate ce ne sono state ma di defezioni pochissime. Per alcune pièce è tutto esaurito

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La settimana di chiusura — dallo scorso weekend fino a domani — dei luoghi di spettacolo nelle regioni colpite dai casi di contagio del
provocherà un perdita economica di oltre 10 milioni, diretta causa della cancellazi­one di 7.400 spettacoli. L’elaborazio­ne è stata fornita da Agis (Associazio­ne generale italiana dello spettacolo) ed elaborata sui dati Siae
La vicenda La settimana di chiusura — dallo scorso weekend fino a domani — dei luoghi di spettacolo nelle regioni colpite dai casi di contagio del provocherà un perdita economica di oltre 10 milioni, diretta causa della cancellazi­one di 7.400 spettacoli. L’elaborazio­ne è stata fornita da Agis (Associazio­ne generale italiana dello spettacolo) ed elaborata sui dati Siae
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Proprietar­ie Sopra, Claudia Mirra Sotto, Alba Caccavale
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