Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Manutenzione del San Carlo, gara di Invitalia
Bando da 713 mila euro per «il sistema teatri» in cui rientra anche Palazzo Cavalcanti
NAPOLI Invitalia ha bandito una gara da 713 mila euro per il restauro del Teatro San Carlo. Il bando riguarda la progettazione degli interventi del «sistema teatro». Per i partecipanti c’è di tempo — spiega una nota della società pubblica che a Napoli, a Bagnoli, svolge il ruolo di soggetto attuatore — fino al 24 marzo prossimo.
Si tratta di interventi per «implementare la produzione artistica, l’organizzazione e gli spazi di lavoro anche portando l’attività produttiva del Teatro San Carlo all’esterno dell’edificio»: questi gli obiettivi alla base della procedura di gara per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dell’intervento di «Completamento e restauro del Teatro di San Carlo Napoli e delle sedi distaccate».
Invitalia, centrale di committenza per il Mibact, cura la procedura di gara, che riguarda la progettazione degli interventi del «sistema teatro», costituito dal Teatro San Carlo, dal Palazzo Cavalcanti, e dai laboratori in via Vigliena. L’importo complessivo del finanziamento era di 10 milioni di euro a valere sulle risorse del Piano operativo complementare al Pon Cultura e Sviluppo. Si stima però che l’importo finale dei lavori da realizzare sarà di 7,4 milioni.
Gli interventi da progettare riguardano il miglioramento statico dell’edificio teatrale e delle sedi distaccate, il restauro dei beni storico-artistici, gli impianti idrico-sanitario, di riscaldamento e condizionamento, gli impianti elettrici e antincendio, l’adeguamento di ascensori e montacarichi. Sono inoltre previsti gli interventi di adeguamento funzionale per l’allestimento del museo multimediale nel salone degli Specchi del Teatro e per Palazzo Cavalcanti. Oltre all’infopoint, il palazzo ospiterà il Museo del costume e sarà uno spazio per attività formative, culturali ed iniziative dedicate. Previsti inoltre interventi per la verifica delle strutture delle coperture degli ambienti destinati a deposito delle scenografie e di quelli destinati alla falegnameria nei laboratori di via Vigliena.
Intanto, il Comune di Napoli tiene aperto un tavolo con il Mibact per acquisire, dal Demanio, la proprietà del San Carlo. La richiesta è stata formalizzata da tempo da Palazzo San Giacomo, che a sua volta «restituirà» al Demanio il Castel dell’Ovo. Nel senso che, scaduta lo scorso giugno la concessione decennale, la gestione potrebbe tornare proprio al Mibact con il Comune che continuerebbe in ogni caso ad occuparsi del castello ma non più come «padrone di casa». Per la gestione dei due monumenti, San Carlo e Castel dell’Ovo, si dovrebbe arrivare ad un protocollo di intesa nei prossimi mesi.
Il Comune di Napoli ha aperto un tavolo con il Mibact per acquisire la proprietà del Massimo