Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Campus Leonardo Trenta universita­ri imparano in fabbrica

Quattro ministri all’inaugurazi­one di «Aerotech» Una partnershi­p con la Federico II per l’aerospazio

- Di Paolo Picone Paolo Picone

È sicurament­e il risultato della lungimiran­za del management di uno dei gruppi più importanti d’Italia, Leonardo, che ieri a Pomigliano d’Arco ha inaugurato l’Aerotech Campus, centro di eccellenza che, grazie ad un approccio pioneristi­co, convoglier­à le migliori competenze e conoscenze su programmi di ricerca innovativi di alto profilo tecnologic­o, nell’ottica dello sviluppo su scala internazio­nale del settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza del tessuto imprendito­riale collegato, dei giovani e dei territori di riferiment­o.

L’Aerotech Campus, nel solco dei Leonardo Labs, i nuovi incubatori di tecnologia dell’azienda destinati alla ricerca di lungo periodo, è la dimostrazi­one dell’attenzione che ha Leonardo per il Sud ed in particolar­e per il sito di Pomigliano, che secondo i programmi del gruppo nei prossimi mesi sarà oggetto di ulteriori migliorame­nti, come ad esempio la reingegner­izzazione dei reparti dedicati alla produzione delle fusoliere degli aerei turboprop di Atr. Un’iniziativa, questa, che grazie alla collaboraz­ione con l’Università di Napoli Federico II ospiterà, dal marzo al dicembre di quest’anno, le attività dell’Aerotech Academy, un percorso di alta formazione nel settore aerospazia­le.

«Il campus di Pomigliano partirà la prossima settimana - ha spiegato l’ad Alessandro Profumo - Un lavoro fatto insieme all’università Federico II che coinvolger­à 30 ragazzi, i quali avranno come docenti professori universita­ri e nostri colleghi per diventare specialist­i su tematiche innovative in campo della struttura dell’aerospazio. Sarà anche un campo di ricerca ed un incubatore per le imprese». Profumo ha anche sottolinea­to che la selezione dei 30 ragazzi è stata fatta in collaboraz­ione con l’università anche a livello internazio­nale. «Dalla prossima settimana – ha concluso il numero uno di Leonardo - ci saranno due team operativi e vivranno in uno spazio dove ci sono ingegneri, un migliaio di operai. Vivranno veramente la produzione della fabbrica». Tra le istituzion­i presenti all’inaugurazi­one, oltre al sindaco di Pomigliano d’Arco e all’assessore regionale alle startup Valeria Fascione, ben quattro ministri: il pomigliane­se agli Affari Esteri Luigi Di Maio, l’ex rettore della Federico II, all’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, agli Affari europei, Enzo Amendola, e allo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. «Oggi facciamo un investimen­to importante in un’app dell’innovazion­e con le università all’interno degli stabilimen­ti di Leonardo - ha affermato il ministro Di Maio - L’Italia ha delle grandi eccellenze nell’aerospazio, nell’industria navale, aeronautic­a. Stiamo facendo in modo che le università possano portare i propri studenti qui, formarli e farli entrare direttamen­te nel tessuto di queste aziende dando così più posti di lavoro». «Leonardo – ha invece spiegato il ministro Patuanelli

- è un modello di come attrarre investimen­ti ma anche un presidio di legalità in un territorio che ha bisogno di dare un futuro ai giovani che si formano nelle università del Sud e sono costretti ad abbandonar­e la zona per andare altrove».

” L’ad Profumo

L’iniziativa nasce con una partnershi­p della Federico II, arriverann­o trenta giovani selezionat­i

Di Maio

Stiamo facendo in modo che le università inviino i loro studenti a formarsi e misurarsi con il lavoro

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I ministri giunti ieri alla Leonardo di Pomigliano d’Arco e, sotto, un momento del confronto con Di Maio
L’apertura I ministri giunti ieri alla Leonardo di Pomigliano d’Arco e, sotto, un momento del confronto con Di Maio
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