Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Maria Mazza Amedeo Quagliata

Se alla miss piace il fascino normanno

- Di Anna Paola Merone

Maria Mazza incrocia Amedeo Quagliata quasi ogni mattina. Si vedono in palestra. Un cenno di saluto da lontano, fra un allenament­o e l’altro. Una conoscenza come tante. Poi una sera, all’improvviso, tutto cambia. Lei, con due amici arrivati da Milano, va al teatro Posillipo. È da un po’ che non esce, ha perso il padre da qualche mese e sta cercando a fatica di ritrovare slancio e voglia di socialità. C’è una gran folla, musica ad alto volume e, nella ressa, vede un solo volto amico. È quello di Amedeo. Si sorridono da lontano, si avvicinano e iniziano a parlare fitto: sorrisi e parole che cercano di sovrastare la musica. A fine serata si salutano e lui capisce che deve fare la sua mossa. Così la invita ad uscire. Vanno a cena da Bobò, a Pozzuoli. Lei ha 37 anni ed è una appariscen­te (e nota, fin dai tempi della sua partecipaz­ione a Miss Italia) bellezza mora; lui ne ha 27, il fisico palestrato e uno sguardo azzurro da normanno. Un toy boy, sussurra qualcuno che intercetta le prime fasi della loro storia, pensando ad un legame fugace. Una relazione capriccios­a, di quelle che le donne avvenenti si concedono con ragazzi più giovani. E invece è subito amore, in barba alla differenza d’età e di stile di vita. Lei lavora nel mondo dello spettacolo, lui è un ristorator­e che ha diversi locali fra Napoli e provincia. Passano cinque mesi e lei resta incinta di Sveva. Amedeo non ci pensa troppo su: si affida all’istinto e, in una sola settimana, si organizza e si presenta con le valigie nella casa dove Maria vive con la madre. A marzo festeggera­nno sette anni insieme. Una storia da montagne russe. Salite e discese modulate non solo sui dieci anni di differenza, ma anche sull’impegno di lui nei ristoranti — 13/14 ore al giorno, sette giorni su sette — e sul lavoro di lei fra teatro e television­e. Amedeo ha sempre prevenuto un possibile impeto di gelosia con compostezz­a e con la consapevol­ezza di aver scelto una donna che vive sotto i riflettori. Lei ha un approccio meno anglosasso­ne al tema. Se nota qualche entusiasmo di troppo da parte di una ragazza che si avvicina ad Amedeo si irrigidisc­e. Ma la parola d’ordine della coppia resta «liberi e leali». Un piedistall­o sul quale hanno costruito una storia fra due caratteri forti e due lavori debordanti. Amedeo ha imparato anche i segreti della convivenza con la suocera - anche se aiuta il fatto che è sempre fuori casa - e lei ha smesso di lamentarsi delle sue troppe assenze. Al mattino va in palestra - è il salutista di famiglia: allenament­o e alimentazi­one equilibrat­a - e dalle 12 all’una di notte è nei suoi ristoranti. Si ritrovano, quando riescono a ritagliars­i del tempo libero, con la bimba in lunghi weekend lontano: Euro Disney, il Chianti o dove li porta la loro idea di libertà. Nessuno dei due esclude il matrimonio, ma non si tratta di una priorità. Non quanto la costante ricerca di un equilibrio.

” L’età Lei ha dieci anni più di lui, ma la differenza non ha mai contato

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