Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Anm-Napoli Holding, il Comune avvia la fusione Manzo e Pascale nel nuovo «board» a tre
In un paio di mesi pronto un Cda a tre: Manzo verso la presidenza, Pascale recuperato come ad
L’Anm tornerà ad avere un Consiglio di amministrazione. Poi comincerà il rilancio dell’azienda. Lo ha deciso il Comune di Napoli che, venerdì scorso, ha comunicato alla Napoli Holding, società che detiene le quote dell’azienda cittadina dei trasporti, di convocare l’assemblea per avviare l’iter. Anzi, le due assemblee, perché anche Anm dovrà fare lo stesso.
È stato il vicesindaco con delega al Bilancio e trasporti Enrico Panini a fare le comunicazioni ad entrambe le società. «Ho chiesto — ha spiegato il numero due della giunta de Magistris — che venga fissata una data congiunta per l’assemblea sia della Holding, presente l’amministratore unico Andrea Manzo, sia di Anm, rappresentata dall’altro amministratore unico Nicola Pascale. Aspetto che mi dicano quale data è la migliore». In realtà la cosa è molto più semplice: si tratta infatti di una riunione a tre componenti, atteso che il Comune è proprietario al 100% di Napoli Holding che a sua volta detiene il 100% delle quote di Anm, e «quindi l’iter è relativamente veloce», spiega sempre Panini. Inoltre, nel processo di fusione non c’è un problema di personale in quanto nella holding lavorano quattro dipendenti che sono in distacco da Anm.
Dunque, da ieri, ogni giorno è buono per fissare l’assemblea che avvierà l’iter per la fusione e che poi getterà le basi per un rilancio di Anm. Tra le due partecipate comunali rimarrà in vita quest’ultima che recentemente s’è vista approvare il piano concordatario dal Tribunale di Napoli. Da quel momento è cominciata la riflessione in Comune sull’opportunità di tenere ancora in piedi la holding che — nata per essere l’unico proprietario di tutte le società partecipate e poi per dar vita alla Napoli Riscossione (mai decollata) — ha finito con l’avere in pancia solo le quote di Anm. E quindi, condotto con successo il salvataggio dell’azienda di trasporto, la sua mission è terminata.
Nel nuovo Cda Amedeo Manzo sarà il presidente. Sul suo nome sindaco e vicesindaco non sembrano avere dubbi. E il fatto che possa essere scelto per la presidenza dell’Anm spiega come mai non sia approdato alla guida della Mostra d’Oltremare, benché fosse stato già indicato e avesse anche presentato il curriculum: forse la sua esperienza di manager e banchiere, evidentemente, sarà più utile nella rappresentanza legale della società di trasporti che lo stesso Manzo ha contribuito a condurre in acque meno agitate una volta scampato il fallimento.
Nel futuro Cda, quasi certamente, entrerà a far parte come amministratore delegato Nicola Pascale, attualmente amministratore unico dell’Anm. Pascale, nonostante i molti flop della società nelle scorse settimane — che hanno addirittura comportato un taglio ai conferimenti di 3 milioni da parte del Comune — è ritenuto, come Manzo, una risorsa, vista anche la sua lunga esperienza nel settore, quindi un punto di partenza. Il terzo componente del Consiglio,
per rispetto della parità di genere, sarà una donna. Ovviamente, nella maggioranza che sostiene il sindaco l’attenzione per quel posto è massima. La prescelta dovrebbe però contare su un’esperienza nel settore; e qui, verosimilmente, la cerchia si restringerà parecchio. Anche se finora, molto spesso, il Comune ha usato le poltrone nelle partecipate solo come camera di compensazione con i partiti. A prescindere dai curriculum.