Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Avvocati in sciopero, l’ira dei magistrati
L’ordine forense: niente udienze fino all’11 marzo. La replica: decisione che stupisce e addolora
L’ordine degli avvocati di Napoli, presieduto da Antonio Tafuri, ha proclamato l’astensione da tutte le udienze da oggi fino al prossimo 11 marzo. Ma i magistrati non ci stanno e con un documento dai toni duri, replicano rilevando innanzitutto che nessun contagio è avvenuto finora nel Palazzo di Giustizia. Non solo: si proseguirà «nell’opera di igienizzazione dei Palazzi di Giustizia del distretto», con il sostegno della Regione e la fornitura di materiale igienizzante fornito da laboratori universitari. Ma tutto questo non è bastato.
La Campania, rispondendo alla sollecitazione del ministero della Salute, metterà a disposizione «come atto di solidarietà» nei confronti della Lombardia, 20 posti letto di terapia intensiva ordinaria «al fine di decongestionare gli ospedali lombardi» a fronte dei 358 presenti. Inoltre, è pronta ad organizzare una struttura residenziale per i familiari eventualmente impegnati ad accompagnare i pazienti. E pare che una delle ipotesi in campo possa essere quella di occupare gli ampi spazi dell’ospedale del Mare. Ma per ora, nulla di ufficiale. Il governatore Vincenzo De Luca ha dato incarico ai direttori generali di trovare entro 48 ore la soluzione. «Consideriamo questo — ha dichiarato il presidente della Regione — un atto doveroso di solidarietà e responsabilità nazionale». Ma ieri a palazzo Santa Lucia sono stati affrontati anche gli altri aspetti legati alla emergenza coronavirus — che nel frattempo ha fatto registrare altri sei casi positivi, portando il conto a 28 contagiati di cui tre di Napoli, due di Salerno e uno di Benevento — come il danno arrecato al mercato turistico regionale calcolato dalle associazioni di categoria in oltre venti milioni di euro al giorno. Basti considerare soltanto Napoli, dove si registrano disdette e cancellazioni di prenotazioni per una percentuale che va dal 35% al 45% sino al mese di maggio e per i mesi successivi. Per questo, al termine della riunione in Regione con gli operatori del settore, è stato stabilito di far convergere ogni sforzo su un reale sostegno governativo alle attività di impresa. «Saranno intraprese — ha annunciato il governatore — tutte le iniziative per sostenere e rilanciare il settore turistico e alberghiero, anche con una campagna promozionale. Sarà promossa una iniziativa comune che coinvolgerà tutti gli operatori, affidando a personalità del mondo della cultura e dello spettacolo uno spot per promuovere l’immagine di Napoli e della Campania sulla scena internazionale». Il presidente di Confesercenti
Campania Vincenzo Schiavo ha chiesto interventi tempestivi: «La Regione ha deciso di convocare un tavolo tecnico con noi ogni 7 giorni. La filiera delle nostre attività del turismo, dei servizi (trasporti, ristorazioni, alberghi e agenzie di viaggio) e del commercio è in ginocchio. In 15 giorni sono andati persi 250 milioni che non saranno più recuperati». Da parte di Confesercenti e delle altre associazioni di categoria sono state elencate le primarie necessità alle quali far fronte. «Abbiamo chiesto per tutta la filiera turistica — è stato rimarcato — la cassa integrazione per i lavoratori e per gli imprenditori autonomi; l’azzeramento delle tasse regionali e comunali per questo periodo; il sostegno bancario per la sospensione dei mutuo e del leasing nel settore del turismo (ma anche hotel, ristoranti, noleggiatori, etc); intervento sul caro fitto (per tutte le attività); sostegno economico per tutte le imprese e pubblicità positiva per garantire i turisti circa la sicurezza dei nostri luoghi turistici».
Il commissario Confcommercio Campania Giacomo Errico ha presentato una serie di proposte riguardanti, tra l’altro, il contenimento dei canoni di locazione e dei tributi locali, misure di sostegno al credito, un programma straordinario di promozione turistica. «È necessario favorire l’accesso al credito delle imprese che potrebbero attraversare, anche quelle sane, momentanee crisi di liquidità a causa del fermo dell’economia, ed abbattere i costi delle commissioni che gravano sulle carte di credito attraverso apposite convenzioni con le banche — ha sottolineato —. Inoltre ho chiesto al presidente De Luca di intervenire su quei sindaci che hanno sospeso i mercati su area pubblica, in particolare ad Alife, a Teano, a Piedimonte Matese, a Curti, a Cancello ed Arnone, a Pietramelara, a Volla, a Casalnuovo di Napoli, a Marano di Napoli, ad Acerra,a Cicciano,a Villaricca,a Quarto, a Sant’Agata de Goti,a Telese, a Cerreto Sannita,a Sperone, Baiano ed a Scafati». I danni si registrano pesanti anche sul versante dell’agricoltura, con rallentamenti nelle consegne sulle piattaforme del Nord Italia ed europee. «A tale proposito — ha commentato il direttore regionale di Coldiretti, Salvatore Loffreda — abbiamo chiesto un intervento per contrastare le fake news sui rischi del trasporto delle merci dall’Italia nel mondo. Il contraccolpo sul settore turistico regionale — ha continuato Loffreda — sta cominciando a danneggiare anche gli agriturismi, dove si registrano ingiustificate cancellazioni di prenotazioni». D’accordo Severino Nappi de Il nostro posto: «Tra i settori che saranno più colpiti dalle conseguenze economiche del coronavirus ci sarà quello agricolo, che, per la Campania, è trainante. È necessario che si mobiliti anche la Regione, anticipando i pagamenti Agea».