Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Telecamere, è giallo Il ministro: devastazione inaccettabile
NAPOLI Le indagini sulla notte di devastazione al pronto soccorso del Pellegrini sono complicate dal fatto che all’interno del reparto non ci sono telecamere di sorveglianza. Nonostante le dichiarazioni di intenti dello scorso gennaio, quando ci fu l’allarme per le violente aggressioni a medici e infermieri, secondo gli inquirenti nulla è ancora cambiato, almeno nell’ospedale della Pignasecca: i magistrati avrebbero dunque potuto visionare solo le immagini riprese dalle telecamere posizionate all’ingresso, nelle quali si vedono moltissime persone dirigersi verso il pronto soccorso. Non è stato invece possibile vedere i vandali in azione e dunque identificarli e attribuire loro comportamenti precisi. È la prima volta che il reato di devastazione viene contestata a persone che si accaniscono all’interno di un edificio e non all’esterno.
Sulla notte infernale scatenatasi in ospedale è intervenuto il ministro della Sanità Roberto Speranza: «È inaccettabile la devastazione di un pronto soccorso. Lo è sempre. Ma nei giorni in cui tutte le strutture sanitarie del Paese sono chiamate a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, lo è ancora di più. Ho chiamato questa mattina il direttore dell’ospedale Pellegrini di Napoli e il direttore del pronto soccorso per testimoniare la vicinanza del Governo e di tutto il Paese e offrire tutto il sostegno necessario a ripristinare la struttura, appena possibile. Dobbiamo prenderci cura di chi si prende cura di noi».
Intanto, nella mattinata di ieri un flash mob è stato organizzato e svolto davanti al Pellegrini: striscioni di solidarietà per il personale del pronto soccorso. «Giù le mani. Il personale del pronto soccorso non si tocca», recita lo striscione sulle scale. E ancora, proprio nell’ingresso del pronto soccorso: «Più sicurezza meno parole» e «Basta la violenza al pronto soccorso». La calma in reparto «è tornata», anche perché «c’era la vicinanza di tutti», ha affermato Emilio Bellinfante, responsabile del pronto soccorso del Pellegrini. «Non ci sono stati molti accessi, in conseguenza della diminuzione avuta in questo periodo di coronavirus — ha detto — - ma si è lavorato in serenità. Sono stato lì con loro fino a notte e stamattina sono tornato».