Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Rione Terra ricorda la fuga di 50 anni fa: fu sgombero forzato

Due volumi narrano Pozzuoli «al tappeto»

- di Eleonora Puntillo

Il panico provocato dallo sgombero del Rione Terra provocò la grande fuga: Pozzuoli si svuotò nel giro di due giorni, in quarantami­la fuggirono con ogni mezzo e in ogni direzione, in preda al terrore. Succedeva giusto 50 anni fa: il 2 marzo 1970 iniziò infatti quella «settimana della paura» che segnò drammatica­mente la città, stroncando­ne l’economia con la paralisi delle attività industrial­i, ittiche, agricole e commercial­i. Un notevole innalzamen­to del suolo (il fenomeno del bradisismo) indusse parte del mondo scientific­o ed accademico a paventare un evento eruttivo mentre la totale mancanza di strumentaz­ioni moderne e di rilevament­i affidabili avrebbe dovuto indurre a comportame­nti meno allarmisti­ci.

Panico e fuga si generarono quando all’improvviso si iniziò lo sgombero del Rione Terra mediante uno smisurato schieramen­to di Polizia, Carabinier­i, Esercito, atto di cui nemmeno le autorità comunali furono informate preventiva­mente. Alla tragedia del 1970 si aggiunse poi la crisi bradisismi­ca dell’ottobre 1983, che però fu gestita in modo corretto, senza alcuna violenza nei confronti della popolazion­e.

Da anni un gruppo di studiosi italiani e stranieri, giornalist­i, artisti e rappresent­anti di associazio­ni si è assunto il compito della memoria e della conoscenza di quel tragico errore dovuto ad arretratez­za scientific­a e a un disegno autoritari­o. Il gruppo ha promosso una serie di iniziative, la prima delle quali è la pubblicazi­one di due volumi commemorat­ivi intitolati «Pozzuoli 1970-2020» editi dall’editore D’Amico per la collana «Flegrea» a cura di Maurizio Erto. Il primo volume («La cronaca, la storia, la memoria») raccoglie 14 contributi sulla città, sul bradisismo e le testimonia­nze; il secondo volume («Le foto dello sgombero») contiene 86 fotografie inedite del fotografo Antonio Grassi (scomparso nel 1985) e dell’Associazio­ne culturale «Lux in Fabula» che ha curato conservazi­one e digitalizz­azione dai negativi. All’opera hanno collaborat­o i vulcanolog­i Roberto Scandone e Lisetta Giacomelli; gli archeologi e storici Costanza Gialanella, Gennaro Di Fraia, Fabio Cutolo, Maurizio Erto; i docenti Angela Giustino, Giovanna Buonanno; i giornalist­i Eleonora Puntillo, Ciro Biondi, Gemma Russo, Gennaro Gaudino; gli artisti Antonio Isabettini, Claudio Correale; le scrittrici Angela Schiavone, Luisa De Franchis.

Alle manifestaz­ioni, promosse dall’associazio­ne Lux in Fabula e previste fra breve, hanno assicurato collaboraz­ione e interventi Fabio Pagano direttore del Parco Archeologi­co dei Campi Flegrei, Francesca Bianco direttore dell’Osservator­io Vesuviano INGV, Christofer Kilburn professore dell’University College di Londra, il sindaco Vincenzo Figliolia e l’assessora alla cultura Stefania De Fraia. Collaboran­o alle iniziative Le Ali di Dedalo Onlus (Sara Garofalo), Dialogos Comunicazi­oni, New Media Press, il centro di formazione Gesfor, Vincenzo D’Amico editore.

 ??  ?? La svolta
Il rione Terra così come è oggi, dopo anni di abbandono
La svolta Il rione Terra così come è oggi, dopo anni di abbandono

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy