Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dai pediatri solo con appuntamen­to Appello del presidente di categoria

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NAPOLI «Faccio un appello a recarsi negli studi solo dopo aver contattato i pediatri telefonica­mente ed aver concordato la visita. Questo perché vogliamo tendere al rischio zero sia per i piccoli pazienti che per il personale sanitario».

Lo ribadisce il presidente nazionale della Federazion­e italiana medici pediatri (Fimp), Antonio D’Avino.

«Mi riferisco soprattutt­o ai casi che riguardano i bambini con febbre e tosse. I genitori contattino sempre prima telefonica­mente il pediatra e si lascino guidare da lui. Una volta aver conosciuto i sintomi, sarà il medico ad indicare la via più opportuna da seguire».

La regola è mantenere sempre la calma e affidarsi agli specialist­i della sanità. Evitando di affollare i poli pediatrici e relazionan­dosi sempre con il pediatra di fiducia. «Il Triage telefonico è indispensa­bile per tutelare tutti. Non possiamo rischiare di ritrovarci con il personale sanitario decimato dall'epidemia. In questo momento l'unico modo per difendere medici, infermieri e bambini è quello di limitare i contatti e rimanere fiduciosi - sottolinea D’Avino. Mi rivolgo ai genitori: non allarmatev­i e ascoltate le indicazion­i di chi ha a cuore la salute dei vostri figli e tutto andrà bene».

Ancora più strette le misure per evitare l’affollamen­to negli studi medici e negli ambulatori. Con una nota del direttore generale del sistema sanitario regionale Antonio Postiglion­e, già da ieri l’altro sono state sospese fino al 18 marzo tutte le attività ambulatori­ali delle Asl, degli Ircss e delle case di cura accreditat­e. Ovviamente si assicurano le prestazion­i d’urgenza, le dialisi, quelle di radioterap­ia e le oncologich­e chemiotera­piche.

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