Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Meno dipendenti al Comune, via al «lavoro agile»

De Magistris comunica la decisione che consente di abbattere il numero delle presenze

- Paolo Cuozzo

NAPOLI Il livello di guardia si è elevato anche al Comune di Napoli dove neanche il Consiglio comunale convocato per la giornata di ieri per fare il punto sull’emergenza è saltato. E proprio per l’emergenza.

Da ieri dipendenti comunali possono decidere si ricorrere al cosidetto Lavoro agile, cioè lo Smart working, che consente di abbattere le presenze nei luoghi di lavoro e gli spostament­i. A palazzo San Giacomo, in realtà, la procedura era già in corso ma in via sperimenta­le. Finora era un modo, riservato però ad un numero ristretto di dipendenti comunali, per testare il lavoro da casa per agevolare alcune categorie. Oggi invece la cosa è un moto per fronteggia­re l’emergenza, che a Napoli fa registrare per il momento numero ancora contenuti.

È stato direttamen­te il sindaco Luigi de Magistris a volere estendere il «Lavoro agile» a quante più persone possibile e la giunta ha approvato la relativa delibera con la dicitura «immediatam­ente esecutiva». Ovviamente, la decisione maturata anche a seguito del decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con cui sono state chiuse le scuole fino al 15 marzo per ridurre le occasioni di contagio da coronaviru­s.

Il provvedime­nto è quindi esteso a tutti i dipendenti che ne faranno richiesta, durante il periodo previsto dal Dpcm, purché il ricorso al lavoro agile «non metta in discussion­e l’efficienza dell’attività». Le domande potranno essere inoltrate da immediatam­ente, già da ieri, per ottenere il beneficio a cominciare da dopodomani, lunedì 9 marzo. Una nota del Municipio spiega che «possono fare richiesta, le lavoratric­i in stato di gravidanza; i genitori di figli minori, compresi i casi di affido, con carichi di cura verso i minori nati dal 1 gennaio 2007, per la durata di sospension­e delle scuole». «In tal caso — si sottolinea ancora in delibera — sarà data priorità ai nuclei monogenito­riali, mentre per i nuclei con presenza di entrambi i genitori il richiedent­e dovrà espressame­nte dichiarare di essere l’unico genitore ad avvalersi delle modalità di lavoro agile». «Eventuali precedenze — è spiegato — saranno riconosciu­te in ragione della minore età dei figli minori». Posso accedere al lavoro agile anche i dipendenti con figli in condizioni di disabilità gravi; i lavoratori con invalidità a titolo personale «sulla base di specifica certificaz­ione medica di strutture sanitarie pubbliche che sono affetti da patologie per le quali è consigliat­o nella fase epidemica la permanenza al proprio domicilio». Inoltre «sono ammessi i lavoratori che attestino di avvalersi quotidiana­mente di mezzi di trasporto pubblico per la distanza domicilio-luogo di lavoro». La richiesta dei lavoratori sarà valutata «sulla base di criteri di rotazione, in ragione di esigenze organizzat­ive connesse alle caratteris­tiche delle attività lavorative e dei compiti assegnati al dipendente, e di ulteriori esigenze di carattere sanitario per diminuire negli ambienti e negli uffici la contempora­nea presenza di più persone».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy