Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I cinema che reagiscono: aperti a «poltrone alterne» Nei Quartieri spagnoli resiste la Galleria Toledo
Rispettata la programmazione di The Space e Uci, Modernissimo e tutti i grandi schermi della Campania Intanto, sul palco di Montecalvario di scena Verdastro
Se i cinema sono in gran parte aperti, oggi un solo teatro «resiste» alle nuove disposizioni e non chiude proponendo spettacoli a «poltrone alterne». È La Galleria Toledo, piccolo grande stabile d’innovazione dei Quartieri spagnoli fondato e diretto dalla regista Laura Angiulli. «Rispetteremo le norme del decreto governativo fino a domenica con l’accesso che garantisce la distanza di sicurezza. Venderemo 30 biglietti su 300 posti, rimettendoci noi i costi di produzione, e così anche per il resto delle attività». Andrà quindi ancora in scena il bel monologo di Massimo Verdastro tratto da «Eros e Priapo» di Gadda.
La regista è la storica anima della sala di via Concezione a Montecalvario e vuole avvisare comunque il suo pubblico che una pièce non andrà in scena: «Abbiamo spostato a dopo Pasqua lo spettacolo “La Congiura” dal “Giulio Cesare” di Shakespeare, in programma dal 14, ma anche se dovessero prorogare la normativa, manterremo tutti gli impegni produttivi di stagione». Come gli altri teatri che restano chiusi, dall’Augusteo al Diana, dal Bellini al Nuovo che assicurano che i loro spettacoli saranno recuperati.
Non ne è convinto Luciano Schifone di Fratelli d’Italia, ex delegato allo Spettacolo della Giunta Caldoro, che ieri ha fatto appello alla Regione: «Non c è rinvio di incassi, ma perdite in assoluto. Passata la stagione, ciò che è perso non si recupera. Per questo chiediamo che oltre agli interventi del Governo si attivi la Regione per approntare un pacchetto di interventi finanziari che sostengano le produzioni delle compagnie campane, ma anche le gestioni di sale di cinema e teatri costrette alla chiusura da disposizioni governative. Penso alle paghe per artisti e tecnici, ai fitti passivi e alle tasse comunali e statali che comunque gravano su esercizi inattivi per causa di forza maggiore».
Ma passando dalle sale teatrali a quelle cinematografiche, lo scenario cambia del tutto e, nonostante la chiusura di cinema come il Metropolitan e il Filangieri o l’America Hall, restano invece aperti importanti multisala come il The Space (ex Med) al viale Giochi del Mediterraneo con ben 13 film in programmazione e il Modernissimo, dove si può scegliere tra 9 proposte. Quest’ultimo fa parte del gruppo di Luciano Stella che è diventato l’orgoglioso portabandiera di chi resta aperto, ovviamente rispettando i limiti di sicurezza che vogliono la distanza interpersonale di un metro tra gli spettatori.
«Ieri sera al Modernissimo - racconta Stella - a vedere il bel film dedicato a Ligabue, “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti, con l’Orso d’argento Elio Germano, c’erano il regista Antonio Capuano e Rosita Marchese. Incuriositi come tanti altri che hanno telefonato chiedendoci come mai fosse passato il messaggio che i cinema erano tutti chiusi. Comunque, fino alla prima serata abbiamo avuto 100 presenze e moltissimi commenti positivi del pubblico e grande solidarietà per la scelta di restare aperti.
Anche gli altri cinema hanno registrato presenze significative. Oltre a quelli del gruppo Stella, dal Delle Palme al Vittoria, aperti anche altri multisala come il Plaza, l‘Arcobaleno e La Perla. Senza dimenticare i cinema dell’intera Campania, aperti praticamente tutti con la promessa di rispettare le regole. Dagli Uci Cinemas e The Space all’Happy di Afragola e al Big di Marcianise, alle multisale di Mercogliano, Pontecagnano Faiano, Torrecuso e Benevento.