Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Esaminati i cellulari del docente di Belle Arti Ascoltati altri testimoni
Continua il lavoro dei pm sul presunto abuso sessuale La difesa del prof insiste: l’allieva era consenziente
che aveva con il docente, precisando tuttavia che aveva avuto con lui rapporti per libera scelta. Di qui la decisione del direttore di ammonire verbalmente il docente: se la ragazza avesse parlato di violenza, Gaeta, come incaricato di pubblico servizio, avrebbe dovuto informare l’autorità giudiziaria.
Nel corso di poche settimane i due si sono scambiati numerosi messaggi anche audio su tre piattaforme — WhatsApp, Instagram e Facebook — che ora il consulente della Procura estrarrà e fornirà agli inquirenti: il fascicolo è del pm Cristina Curatoli, che indaga con il coordinamento del procuratore aggiunto Raffaello Falcone. A segnalare loro il caso è stata la Consulta degli studenti; convocata dal magistrato, la ragazza ha riferito di essere stata violentata, facendo così scattare le indagini.
Il docente, che è assistito dagli avvocati Lucilla Longone e Maurizio Sica, ammette i rapporti sessuali, ma insiste sul fatto che l’allieva fosse consenziente e ritiene che la circostanza emergerà agevolmente dai messaggi. Intanto in Accademia, dopo le dimissioni presentate dal docente alla vigilia degli esami, la situazione si è rasserenata. La chiusura di scuole e università a causa del coronavirus ha poi ulteriormente fatto calare la tensione causata dal presunto abuso sessuale.
In Accademia Anche alla luce della chiusura il clima sembra essersi un po’ rasserenato