Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Certosa, nuove incertezze Ricorso accolto dal Tar e stop ai lavori di restauro
Sì all’appello della De Marco. Sono fermi lavori per 5,8 milioni
Si allungano i tempi per l’apertura del cantiere del restauro della Certosa di San Lorenzo, che è a Padula ed è il più vasto complesso monastico dell’Italia meridionale.
Il Tar Campania, sezione di Salerno, ha infatti annullato il provvedimento del 4 ottobre 2019 con il quale Invitalia, per conto del ministero per i Beni Culturali, aveva aggiudicato i lavori al raggruppamento temporaneo d’imprese capeggiato da Ada Restauri. I giudici amministrativi hanno accolto uno dei motivi del ricorso presentato da un altro concorrente al bando pubblicato a maggio dello scorso anno, De Marco srl, classificatosi secondo in graduatoria. È molto probabile, a questo punto, che ci sarà anche un secondo tempo della sfida giudiziaria al Consiglio di Stato, perché tutto lascia credere che Ada Restauri impugnerà in appello la decisione del Tar Campania. Lavori fermi, dunque, fino a che non si concluderà la disfida giudiziaria, come sempre più spesso succede nell’ambito degli appalti pubblici, dove il contenzioso successivo all’aggiudicazione di una gara è ormai quasi la norma.
Erano numerosi i punti che i legali di De Marco srl avevano sollevato nel ricorso contro l’aggiudicazione della gara ad Ada Restauri. Tra essi, le toghe hanno ritenuto che uno fosse fondato e fosse suffilità ciente ad impedire che si procedesse con la firma del contratto. Il vincitore, secondo quanto si apprende dalla sentenza del Tar, avrebbe infatti omesso di dichiarare, quando ha presentato la documentazione richiesta per partecipare alla gara di appalto, che una delle compagini che facevano parte del raggruppamento temporaneo d’imprese con il quale aveva partecipato al bando era incappata in una sanzione dell’Anac, l’autorità anticorruzione. Il provvedimento riguardava Anc ed era stato adottato per false dichiarazioni in relazione ad un’altra gara di appalto. Consisteva nella interdizione per quindici giorni della possibidi partecipare a gare pubbliche. «La stazione appaltante – recita la sentenza del Tar Campania - avrebbe dovuto escludere l’aggiudicataria per violazione degli obblighi informativi nonostante la sanzione interdittiva dalla partecipazione alle procedure di gara fosse stata comminata dopo la scadenza del termine di presentazione delle offerte ed avesse esaurito i suoi effetti anteriormente all’aggiudicazione. Quest’ultima era intervenuta successivamente allo scadere dei quindici giorni di interdizione, in data 4 ottobre 2019». I lavori di restauro della Certosa di Padula sono finanziati per 5.800.000 euro dal Pon «Cultura e Sviluppo» e prevedono: il rifacimento delle coperture, il consolidamento del cornicione del Chiostro Grande, il restauro dello scalone monumentale delle cantine e della Chiesa principale, l’adeguamento degli impianti, il recupero del Parco monumentale.