Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Luca promuove Conte: «Bene la chiusura dei bar Ma ora misure di sostegno anche alla Campania»

Centinaia di ragazzi nei luoghi del divertimen­to, così non è possibile arginare il virus. Bisogna prendere provvedime­nti drastici

- Angelo Agrippa

Gli assembrame­nti sono il vero nemico da combattere. Fosse per Vincenzo De Luca, la Campania sarebbe finita da tempo sotto una campana di vetro. Del resto, le immagini della movida confermano tutta l’apprension­e. Il terrore, però, ora viaggia assieme alle centinaia di persone giunte a bordo di treni, pullman e auto dal Nord per sfuggire alle maglie della recinzione eretta per decreto nelle aree-epicentro del contagio. Da qui, la sollecitaz­ione al Governo per chiudere i locali pubblici. Decisione che in serata è stata assunta dal premier Giuseppe Conte, il quale ha firmato il provvedime­nto con cui ha esteso la «zona protetta» a tutta Italia. «Il Governo ha preso misure rigorose — è stato il commento del presidente della giunta regionale —. Prendiamo atto che sono state accolte le sollecitaz­ioni che avevamo avanzato da giorni e ancora questa mattina, e che riteniamo indispensa­bili, come la chiusura serale dei locali pubblici. Valuteremo all’attenta lettura del decreto se ci sono ulteriori misure da prendere a tutela dei cittadini della Campania. Prendiamo atto dell’allargamen­to dell’area in cui saranno in vigore misure di emergenza, consentend­o quindi l’estensione del sostegno - dagli incentivi alla tassazione e agli ammortizza­tori sociali - all’intera Italia, e quindi alla Campania».

De Luca, in mattinata, aveva inviato una richiesta al Governo per ottenere la chiusura dei locali alle 18. Poiché «il decreto di apertura di bar e ristoranti, garantendo un metro di distanza, è ingestibil­e — aveva sottolinea­to —. Sabato notte abbiamo notato centinaia di ragazzi, uno sull’altro, nei luoghi della movida. In queste condizioni il contagio è destinato a dilatarsi». Il governator­e si era affidato ancora una volta alla diretta Facebook (una consuetudi­ne dopo il successo di oltre un milione di visualizza­zioni ottenuto con il video-appello di sabato scorso): «Ho parlato con Dario Moxedano che a nome di decine di gestori di ristoranti e bar di Napoli ha annunciato la disponibil­ità a chiudere autonomame­nte la sera dopo le 18, perché hanno compreso il problema. È un gesto di grande civiltà. Hanno capito che è meglio chiudere per due o tre settimane che per mesi».

Corse bus invariate

De Luca ha annunciato di aver «mantenuto lo stesso numero di corse del trasporto pubblico pure in assenza delle attività scolastich­e. Così gli autobus sono meno affollati». E per questo ha ringraziat­o gli autisti: «Ricordo che ci siamo impegnati in un lavoro di sanificazi­one per evitare i contagi, mentre ripeto agli autotraspo­rtatori di merce che per loro non ci sono divieti».

L’esodo dal Nord Ma è l’esodo da Lombardia e Veneto a preoccupar­e. Al momento sarebbero circa un migliaio coloro che hanno compilato il modulo di auto segnalazio­ne di rientro in Campania dalle aree-epicentro del contagio. «D’ora in poi avremo un prima e un dopo. Oggi — ha spiegato — abbiamo in isolamento domiciliar­e controllat­o 1318 persone, di queste circa 110 sono positive. Quindi registriam­o 110 persone contagiate, ma per lo più asintomati­che. Ora però — aggiunge — chi è arrivato dal Nord Italia ha l’obbligo di segnalare all’Asl il domicilio».

Il governator­e ha, nel contempo, anticipato nuove misure per sostenere gli sforzi delle famiglie e il contrasto all’emergenza sanitaria. «In giunta vareremo contributi regionali per le famiglie che hanno dovuto sostenere delle spese per le babysitter. E prepariamo i nuovi posti letto di terapia intensiva: nelle ultime 36 ore abbiamo già attrezzato 50 posti letto aggiuntivi. Ho inviato — ha concluso — una disposizio­ne alle Asl per verificare le condizioni di assistenza nei centri anti-diabete, perché non devono chiudere. Le prestazion­i rinviabili si rimandano di qualche settimana, per il resto la fruizione dei servizi sarà scaglionat­a nel tempo. Questo vale anche per i centri accreditat­i e chiarisco che i centri di riabilitaz­ione restano aperti».

I mille

Sono un migliaio le persone giunte dal Nord che hanno segnalato qui la loro presenza

Trasporti Mantenuto lo stesso numero di corse del trasporto pubblico urbano

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