Corriere del Mezzogiorno (Campania)
#restaacasa, è pioggia di denunce Il prefetto: subito maggiori controlli
NAPOLI È un reato violare le regole su spostamenti e contatti. A Napoli come altrove. Quindi potevano i baldanzosi fan di Vasco Rossi andare in pellegrinaggio da Napoli a Zocca? Certo che no, tant’è sono stati fermati dai carabinieri e denunciati.
«Occorre un impegno straordinario da parte di tutti, da parte delle istituzioni e dei cittadini. Sono convinto che anche alla luce di quello che abbiamo visto sia cresciuta la consapevolezza e la collaborazione sarà significativa». Marco Valentini è il prefetto di Napoli: «Sia le istituzione dello Stato sia quelle territoriali stanno mettendo impegno massimo. Da ieri le disposizioni sono più stringenti, bisogna seguire le regole. Le forze dell’ordine vigilano, da giorni tutti stanno lavorando sul territorio per far comprendere ai cittadini questi provvedimenti, anche attraverso le sanzioni. Ci sono numerosissime sanzioni». L’appello anche del prefetto di Napoli è «di stare a casa. La migliore condizione è quella di allontanare situazioni di socialità. Anche noi che facciamo riunioni rispettiamo le regole di sicurezza. Stare a casa e rispettare le regole, perché nascono dall’approfondimento scientifico».
Il governatore Vincenzo De Luca ribadisce: «Vanno impediti assembramenti che ancora si registrano in tante realtà urbane, e che finiscono per vanificare le misure di rigore prese per non alimentare il contagio. È assolutamente necessaria un’azione repressiva nei confronti di comportamenti irresponsabili».
E la prima giornata di misure draconiane ha il volto e anche i modi spicci di un agente di polizia che in via Scarlatti invita un anziano su una panchina ad andare a casa (lo stesso è accaduto a Castellammare dove gli stabiesi, anche ieri, hanno continuato a camminare sul Lungomare). E due ragazzi, sempre al Vomero, sono stati denunciati mentre passeggiavano per andare a casa di amici. Identica situazione a Posillipo, napoletani tranquillamente in giro al Parco Virgiliano e fuori al bar Serpentone: tre denunciati. Venticinque sono, invece, le persone denunciate dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli. A Forio di Ischia i militari hanno pizzicato (e denunciato) il titolare di un ristorante che alle 21 era ancora aperto nonostante il divieto: all’interno tre clienti che cenavano. I carabinieri della stazione di Sant’Anastasia hanno denunciato, invece, il proprietario di un impianto sportivo, dove si stava giocando una partita di calcetto. Le abitudini, purtroppo, sono dure a morire anche in epoca di pandemia.
A Napoli e a Roccarainola due parrucchieri erano in piena in attività nonostante la chiusura imposta dalla Regione. Nel rione «Savorito» di Castellammare di Stabia identificato e denunciato un 40enne di Cava de’ Tirreni, che non è stato in grado di giustificare la sua presenza in un comune diverso da quello di residenza.
A Sorrento il titolare di un bar di Viale degli Aranci è stato denunciato perché sorpreso ancora in attività dopo le 18. Nove persone sono state denunciate ad Acerra per violazioni al provvedimento governativo anticontagio di chiusura dei bar. Mentre altri otto erano riuniti in strada, senza rispettare il metro di distanza. Tutti giovani tra i 20 e i 25 anni, tutti denunciati.
Grazie alla segnalazione di un cittadino, i carabinieri della stazione di Cicciano hanno denunciato 10 persone (di cui 7 di altri comuni) che stavano festeggiando un compleanno in un garage. Sono 16, invece, i casertani denunciati perché trovati in strada senza un motivo legittimo. In totale sono stati effettuati 454 controlli e acquisite 115 autocertificazioni; 601 sono gli esercizi pubblici controllati, con 13 violazioni accertate.
A Santa Maria Capua Vetere, invece, è stato denunciato dalla polizia un uomo che aveva diffuso nei giorni scorsi su whatsapp messaggi non veri circa un caso di contagio da Coronavirus avvenuto nel comune di Curti , generando il panico tra la popolazione. Il reato ipotizzato è pubblicazione di notizie false atte a turbare l’ordine pubblico (articolo 656 del codice penale).
Giornata intensa di lavoro anche per la polizia locale di Napoli che ha fatto 1393 controlli su tutto il territorio cittadino. Infine, gli agenti del commissariato Vomero, durante il servizio di controllo, finalizzato anche a garantire il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza, hanno notato un uomo in via Giuseppe Bonito e lo hanno fermato trovandolo in possesso di 9 involucri di cocaina per un peso complessivo di circa 4 grammi e la somma di 120 euro.
Valentino Bozzon, 31enne napoletano con precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato ai sensi dell’articolo 650 sull’inosservanza di provvedimento di un’autorità a seguito dell’emergenza Covid19: pena prevista arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro. Indossava anche la mascherina di protezione.