Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Erasmus, gli universitari di ritorno da Madrid non sono in isolamento
Il viaggio con scali diversi diventa un’odissea
Madrid-Napoli, con un collegamento diretto. Prendendo al volo, è il caso di dirlo, uno degli ultimi biglietti disponibili. Tornano dalla Spagna i moltissimi studenti napoletani che hanno scelto di completare nella penisola iberica la propria preparazione universitaria.
Anche se sono giovani adulti, se hanno manifestato il desiderio di indipendenza e scelto di studiare lontano dal luogo in cui sono nati e cresciuti, hanno ceduto al richiamo di casa appena la situazione si è fatta più difficile.
Le università, in tutta la Spagna, hanno chiuso due giorni fa. Chi è stato più rapido di altri ha riguadagnato la via di casa prendendo un volo che, nel giro di un paio d’ore, lo ha riportato a Napoli. Gli altri non hanno rinunciato comunque all’opzione di trascorrere i prossimi giorni in famiglia. E stanno affrontando viaggi più complessi. Due, anche tre scali diversi per tornare da Barcellona, Siviglia, Madrid. A prezzi esorbitanti e con controlli e disagi multipli.
Pochi quelli che, anche per non interrompere l’Erasmus, hanno scelto di restare rassicurando i genitori nel corso di lunghi collegamenti Skype e con telefonate continue.
Fra quelli che, invece, sono rientrati nessuno è formalmente tenuto al rispetto della quarantena. Tutti sono stati controllati al loro arrivo all’aeroporto di Capodichino e, una volta arrivati da mamma e papà, si sono trovati di fronte alle rigide regole che raccomandano a tutti di stare a casa. Una misura che riduce al minimo il rischio di contagi e che è stata adottata con piglio drastico proprio in seguito alla fuga di moltissimi meridionali da Milano e dintorni dopo la decisione del Governo di istituire una zona rossa in Lombardia.
Sono tanti gli universitari che scelgono di andare in Spagna anche per periodi limitati, per completare gli studi. Un Paese che è il simbolo del progetto Erasmus, che ha fin da subito raccolto un numero di adesioni entusiastiche rispetto a quelle tributate agli istituti di altre città d’Europa. Gli studenti in Spagna sono complessivamente quasi un milione e mezzo, di cui circa cinquantamila stranieri. Sono circa settanta le università, cinquanta delle quali pubbliche. E la laurea o un master, fino ad un Mba, conseguiti in uno di questi istituti hanno un valore importante soprattutto per i mercati emergenti dell’America Latina ma anche per gli Stati Uniti il Brasile, la Russia, l’India, il Messico e la Cina.
La più antica università della Spagna è quella di Salamanca, mentre la Complutense di Madrid è tra le più popolose di tutta Europa in quanto a iscritti. A Madrid e Barcellona ci sono le Escuelas Técnicas Superiores, con le facoltà di Ingegneria. A Barcellona ci sono le business school di modello angloamericano, molto ambite dagli aspiranti manager.