Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Gli allenamenti «sospesi» e regole per evitare pericoli
Domani giorno libero ma i giocatori restano a casa
L’allenamento dei calciatori al centro sportivo prosegue in un clima (anche lì) abbastanza spettrale. È una missione a cui non si può rinunciare sia per contratto che per la necessità di farsi trovare pronti se la sfida con il Barcellona (oggi fortemente a rischio) si dovesse poi giocare. I calciatori sono esseri umani, le preoccupazioni ci sono sia per loro stessi che per le proprie famiglie, lo dimostrano tante situazioni.
A Castel Volturno se ne parla tanto, qualcuno soffre per non poter vivere questo momento con tutta la propria famiglia che magari è altrove. Nel giorno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ammesso la pandemia, la Lega Serie A attraverso una nota ufficiale ha fortemente consigliato alle squadre non impegnate nelle coppe europee di fermare gli allenamenti fino al 3 aprile, come già del resto tante società hanno già fatto. Il Napoli è sospeso, ieri dopo il rinvio di Siviglia-Roma e Inter-Getafe non ha avuto alcuna comunicazione, dovrà chiedere un permesso al governo spagnolo per arrivare a Barcellona e, in attesa di comprendere quale sarà il suo destino, programma il lavoro. Ieri gli azzurri hanno svolto un’altra seduta intensa svolgendo sia riscaldamento a secco per tenere alto il livello della condizione atletica in un periodo di lunga sosta forzata che allenamento tecnico-tattico con le partitelle a campo ridotto. Elmas è rientrato in gruppo, anche Insigne ha pienamente recuperato dall’affaticamento muscolare che l’ha portato a lavorare a parte, Meret ha alternato il lavoro con i compagni con quello individuale, anche Malcuit continua nella sua tabella personalizzata con l’obiettivo di essere a disposizione per il rientro in campo quando si tornerà a giocare. Ai tempi del coronavirus le regole sono cambiate, a Castel Volturno si trascorre il minor tempo possibile, in allenamento è impossibile non avere dei contatti ma c’è grande attenzione ad evitare gli assembramenti negli spogliatoi, in sala video o nel rito del pranzo tutti insieme che aveva introdotto Gattuso.
Nel programma verso Barcellona il Napoli farà la rifinitura a Castel Volturno, vivrà martedì l’eccezione del pranzo di gruppo e poi, se otterrà il permesso dal governo spagnolo e la partita sarà confermata, la partenza a spedizione ridotta, soltanto con le persone strettamente necessarie. Oggi gli azzurri si alleneranno, domani, invece, godranno di un giorno di riposo che dovranno trascorrere a casa, sia Gattuso che lo staff tecnico e medico hanno più volte raccomandato di evitare gli spostamenti. Nel weekend non c’erano ancora le restrizioni imposte dal governo, Callejon, Mertens e Zielinski si sono concessi delle gite fuori porta, Meret, Di Lorenzo e Luperto hanno pranzato in un ristorante in città, tutto ciò non sarà possibile farlo domani. Da sabato a martedì è prevista la full immersion verso la gara di Barcellona, ma il Napoli, sospeso, aspetta comunicazioni.