Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Con il telefono acceso anche nelle ore notturne Parlo con chi ha paura»

Mastella ha reso pubblico il suo cellulare

- di Ottavio Lucarelli

I bambini lo chiamano nonno. I più grandi zio o papà. «E io — commenta Clemente Mastella — sono contento di essere considerat­o dalla gente come una persona di famiglia». Un rapporto che si è intensific­ato nelle ultime 48 ore, da quando il sindaco di Benevento ha reso pubblico il numero del suo cellulare per parlare in modo diretto del Coronaviru­s con i cittadini.

Sindaco, cosa le chiede la gente in queste ore così deli

cate?

«Mi chiedono come comportasi con anziani e bambini, come evitare il contagio e anche cosa è scritto concretame­nte nei decreti. Io rispondo raccontand­o quello che faccio in queste ore e spiegando che durante l’emergenza non sono più un politico ma un uomo che guida il suo popolo come un padre».

Sta ricevendo molte telefonate?

«Tantissime. Il mio cellulare è acceso anche di notte perché la tensione sta salendo e si percepisce in larghi strati della popolazion­e. Nei colloqui telefonici mi rendo conto che la preoccupaz­ione coinvolge soprattutt­o chi ha sottovalut­ato il problema nei giorni scorsi. I nostri dialoghi sono utili a dare consigli prevalente­mente a chi ancora non ha messo bene a fuoco il virus».

Quali errori commette la gente?

«Sto spiegando che non siamo tutti in vacanza. Che non è Pasquetta e che, dunque, bisogna rimanere a casa ed evitare assembrame­nti per respingere il contagio. Devo dire che nelle ultime ore c’è decisament­e una maggiore presa di coscienza. Ai bambini, quelli che mi chiamano nonno Clemente, dico che è importante rimanere a casa utilizzand­o il tempo per vedere un film, leggere un libro».

In questa momento il governo sta fallendo: assurdo che trapeli tutto prima di firmare un decreto

Lei ha sempre curato il rapporto diretto con le persone. In questo momento c’è un grande bisogno di parlare e ascoltare, anche di sentire l’affetto di un sindaco?

«Sì. E mi chiedono di tutto, ho sempre curato il rapporto diretto e da alcune settimane sto svolgendo anche un corso di educazione civica attraverso una diretta su web e tv locali. Le prime lezioni hanno riguardato Comuni e Parlamento. Sono iniziative importanti perché la gente vuole sentire la vicinanza delle istituzion­i e il ruolo del sindaco ha questo privilegio».

Più complicato è il rapporto tra cittadini e altri livelli istituzion­ali?

«In questa fase il governo sta sbagliando la comunicazi­one. Ritengo assurdo il fatto che trapeli tutto prima della firma di un decreto. Ma anche l’opposizion­e sta mostrando un’estrema leggerezza. Non è possibile che il presidente di una regione come il Veneto critichi il governo nel momento in cui amplia la zona rossa e poi chieda di chiudere tutto nel giro di poche ore. Questi sono comportame­nti irresponsa­bili. Non dico che ci vorrebbe un Churchill ma in questi momenti emerge l’assenza di eredi degni di De Gasperi, Togliatti e Almirante».

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Sindaco Clemente Mastella

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