Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Magistris all’attacco: se scoppiava qui? Ci sparavano
Un video del primo cittadino ai napoletani Il suo ex assessore: è poco presente, Governatore leader in questa fase di emergenza
NAPOLI «Immaginate se questo virus, invece di partire dalla Lombardia, fosse partito dalla Campania: il primo decreto sarebbe stato quello di sparare a vista qualsiasi meridionale». A Radio Crc, Luigi de Magistris, lancia un sasso, pesantissimo, nello stagno. Sfoga un pensiero grigio, anzi nero, nerissimo, il sindaco, in una fase in cui la nazione sta provando ad unirsi superando barriere e campanili.
Il ragionamento del primo cittadino napoletano, ovviamente, prende spunto dalla gestione di questa fase così fortemente emergenziale della sanità italiana, ma soprattutto di quella lombarda, veneta ed emiliana così fortemente messa sotto pressione da quella che l’Organizzazione mondiale della sanità ha bollato come «pandemia». «La concentrazione, adesso, deve essere sul personale medico», spiega il sindaco di Napoli. «La vera cosa che fa rabbia di questi giorni è che se oggi siamo così preoccupati, arrivando al punto di dover scegliere chi vivere e chi no, è perché negli scorsi anni si sono dimezzati gli operatori e i fondi ala sanità, distruggendo la sanità pubblica». Ed ancora: «Favorire una privatizzazione selvaggia è stato un danno non indifferente». «Il nuovo farmaco? Voglio ringraziare i tanti medici, quelli che son rimasti, che insieme al personale sanitario, stanno facendo un lavoro incredibile, rischiando, ammalandosi e questa notizia è davvero molto bella. Nel tavolo che abbiamo avuto, sapevo già questa notizia. Un paziente in 24 ore ha avuto dei risultati davvero importanti. Mi auguro che un domani potremmo raccomodare la storia che siamo stati infettati da altri, ma che noi abbiamo contribuito alla cura».
Napoli, in ogni caso, per l’ex magistrato «sta dando grande prova di maturità e di responsabilità». «Mi raccomando — rimarca però — continuiamo a rispettare bene tutte le prescrizioni perché questo è utilissimo per ridurre fortemente i rischi di contagio». Il primo cittadino si rivolge ai napoletani con un video ringraziando innanzitutto «coloro che lavorano in prima linea: medici, infermieri, farmacisti e tutto il personale sanitario ma anche i tanti lavoratori di Napoli che lavorano in condizioni anche di ansia e di preoccupazione ma che stanno garantendo la continuità della vita per chi sta a casa. Tutto questo è segno di grande senso di comunità, di solidarietà e di fratellanza». Ovviamente, dal sindaco un invito alla cittadinanza: «Non abbiate paura, ci vuole coraggio, prendete le precauzioni. Le mascherine vengono distribuite anche laddove non sono obbligatorie, nei limiti delle disponibilità nazionali. Continuando cosi sconfiggeremo prima il virus. Forza e coraggio, stiamo andando nella direzione giusta».
Ai cittadini
«Napoli sta dando grande prova di maturità, continuiamo a rispettare tutte le prescrizioni»