Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Rai, c’è lo stop a «Un posto al sole». Rispo: a presto

Da 25 anni in onda, ieri gli ultimi ciak in città Le riprese coprono fino al 10 aprile, poi le repliche Salta anche la nuova serie di «Made in Sud»

- di Vanni Fondi

Alla Rai si ferma anche «Un posto al sole». Non era mai successo, da quel lunedì 21 ottobre del 1996, quando andò in onda la prima delle oltre 5 mila puntate della serie. Nel suo «cassetto» il centro di produzione Rai di Napoli ha ancora episodi che bastano a coprire il palinsesto fino al 10 aprile e se dovessero essere prorogati i divieti di girare, dal 13 si partirebbe con le repliche. Lo stop alla soap dei record, un vero fenomeno di serialità attiva sul territorio che si studia anche all’università, era nell’aria, sin da quando sono partiti i primi divieti di svolgere attività se non a distanza di sicurezza. E la serie più longeva della tv italiana aveva retto fino all’ultimo. Rispettand­o le regole.

Lo conferma il protagonis­ta, Patrizio Rispo, che nei panni del portiere Raffaele, detiene da 24 anni tutti le «chiavi» della serie. «Abbiamo tenuto duro fino a oggi (ieri, assicurand­o blocchi di puntate per mantenere una continuità. Il tutto girando in massima sicurezza, a distanza, eliminando abbracci, senza comparse, con le mascherine. E fiduciosi ci siamo dati appuntamen­to al 6 aprile, ma... Intanto gli scrittori si sono chiusi in casa a scrivere tenendo conto di questo momento che stiamo vivendo. Non sa quanti spettatori affezionat­i ci avevano già scritto per dirci come mai non indossavam­o ancora le mascherine. Siamo una fiction che per tanti è come una famiglia. Ed è la seconda volta in 24 anni che ci discostiam­o dalal realtà quotidiana, la prima fu quando ci fu l’attacco alle torri gemelle e noi avevamo una puntata sulla Maratona di New York. Il fatto che non giriamo - conclude Rispo - ha impression­ato molto gli spettatori che sui social ci invitano con affetto a non abbandonar­li».

Con «Un posto al sole», slitta anche la messa in onda di un altro format da record di ascolti e di share, «Made in Sud», allestito al centro di produzione Rai di Napoli. Che puntava molto alla nuova serie del programma ideato da Nando Mormone e nato sulle tavole dei cabaret napoletane per poi emigrare in tv fino ad arrivare alla prima serata su Rai 2.

Aria di chiusura (e di atteSe sa), dunque, a viale Marconi, dove resiste soltanto l’informazio­ne. Come in tutte le aziende, pare, però, che circoli già un piano B per consentire ai giornalist­i di non affastella­rsi in redazione. «Non sa lo sforzo che stiamo facendo per portare avanti il servizio pubblico fra i problemi che non mancano», racconta il caporedatt­ore Antonello Perillo. «Assicuriam­o l’informazio­ne continua anche grazie alle postazioni esterne. Una davanti all’ospedale Cotugno e un’altra al viale Dohrn, dalla quale raccontiam­o anche del rispetto dei provvedime­nti nazionali e regionali. Con un’altra postazione siamo anche pronti a “chiudere” per qualche ora per trasmetter­e in emergenza. Saremo comunque gli ultimi ada abbandonar­e la nave».

l’informazio­ne resiste, la chiusura di format e programmi rientra in un piano nazionale della Rai che si aggiorna giorno dopo giorno e che prevede la messa in onda di trasmissio­ni di successo al posto di quelle annullate, ovvero programmi in diretta o serie le cui puntate dovevano essere ancora girate, come «I bastardi di Pizzofalco­ne» e «Mina settembre», entrambe tratte da Maurizio de Giovanni.

In questo solco si inseriscon­o i ritorni in palinsesto delle tre commedie di Eduardo rilette e adattate per la tv (con Gualtiero Peirce) e interpreta­te da Massimo Ranieri, protagonis­ta con Mariangela Melato e con le musiche di Ennio Morricone. E, forse, la riproposiz­ione delle tre commedie che Vincenzo Salemme mise in onda in prima serata a dicembre su Rai 2 interpreta­ndole in diretta con i suoi attori. Si tratta di «Di mamma ce n’è una sola», «Sogni e bisogni» e «Una festa esagerata», quest’ultima fu messa in scena la sera di Natale.

Perillo

Grande l’impegno portiamo avanti il servizio pubblico informando 24 ore su 24 con nuove postazioni

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Il set di «Un posto al sole» Qui sopra, Patrizio Rispo e Antonello Perlllo
In mascherina Il set di «Un posto al sole» Qui sopra, Patrizio Rispo e Antonello Perlllo

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