Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Assistenza agli anziani Operatori socio sanitari senza le mascherine A rischio il servizio per diecimila persone
che in un mese assistono un’utenza stimabile sulle diecimila persone, presso i presidi ospedalieri, i Centri residenziali e diurni e nelle carceri, il gruppo Gesco sta procedendo da tempo sia all’acquisto delle mascherine a norma che a predisporne una manifattura artigianale (ad opera di gruppi di sarte volontarie) ma questo non basta a fronteggiare l’emergenza.
Da qui la necessità di lanciare un appello affinché istituzioni pubbliche ed enti privati
mettano a disposizione quante più mascherine possibili, per fare in modo che gli operatori socio-sanitari e gli infermieri del gruppo possano continuare a lavorare nei servizi, a fianco di persone con disabilità, anziani, sofferenti psichici, persone con dipendenze, detenuti e ammalati.
«Stiamo procedendo con ordini continui dei dispositivi di protezione individuale – spiega il presidente di Gesco, Sergio D’Angelo – pagando le mascherine anche 10 volte di più il loro costo ordinario. Ma in queste ore drammatiche, ogni ordinativo richiede tempi lunghissimi che non si possono aspettare. Perciò Gesco ha lanciato l’appello alle istituzioni pubbliche e agli enti privati. Per i prossimi 15 giorni servono almeno 15mila mascherine protettive. Confidiamo nell’intervento celere della Protezione Civile e anche nella disponibilità di qualche benefattore privato, se fosse disponibile. Ricordiamo che