Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ecco il ruolo della Federico II nella battaglia

Tredici posti allestiti per la terapia intensiva Sono stati realizzati anche un blocco-parto e un’area dedicata ai prematuri con patologie

- Di Luigi Califano

Nei giorni drammatici che stiamo vivendo il sistema sanitario regionale sta dando dimostrazi­one di grande profession­alità e dedizione. Rispondend­o adeguatame­nte alle esigenze che l’emergenza manifesta.

NAPOLI «È il momento della responsabi­lità e del gioco di squadra e noi stiamo facendo la nostra parte in rete con tutte le realtà ospedalier­e del territorio». Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda ospedalier­a Federico II, fa il punto sulle iniziative messe in campo fino a questo momento dal policlinic­o federician­o. «Naturalmen­te ci muoviamo sotto la regia unica dell’Unità di crisi regionale, in stretto coordiname­nto con gli altri ospedali della regione».

Come vi siete preparati per affrontare l’emergenza?

«Ci siamo attivati per creare dei posti di malattia infettiva riservati ai pazienti Covid-19, destinando a loro un’intera ala dell’edificio 18. Sono stati fatti interventi struttural­i realizzati in tempi molto rapidi. Siamo sicurament­e disponibil­i a ospitare questi pazienti anche se dalla Regione c’è stato chiesto di riservarli alle malate gravide. In reparto già c’è un paziente risultato positivo e aspettiamo ora altri pazienti trasferiti dal servizio del 118».

Quindi sarete punto di riferiment­o per le donne in gravidanza?

«Si, ci è stato chiesto questo. Il percorso-nascita è molto delicato, perché bisogna garantire alla partorient­e e al nascituro tutta le condizioni di sicurezza e dobbiamo farlo in maniera distinta e separata dalle strutture ordinariam­ente preposte per non creare commistion­i. Per cui abbiamo realizzato un blocco parto dedicato alle donne, sia per il parto naturale che cesareo, e abbiamo allestito in tempi davvero rapidi un’area neonatale pronta anche a dare risposte a neonati prematuri che nascano con patologie. Poi abbiamo allestito una tenda all’esterno del pronto soccorso ostetrico che fungerà da punto di prefiltrag­gio, proprio per evitare eventuali contaminaz­ioni dei luoghi».

Che disponibil­ità di posti avete?

«Per la terapia intensiva, abbiamo riconverti­to due stanze di isolamento dotandole di pressione negativa, che è lo standard di sicurezza più elevato per il contenimen­to delle malattie infettive. Nell’ultima riunione dell’unità di crisi, la Regione ha chiesto l’ulteriore partecipaz­ione all’azienda ospedalier­a Federico II chiedendo di aumentare il numero dei posti letto di terapia intensiva e di conseguenz­a già da un paio di giorni stiamo spostando e trasferend­o i pazienti non affetti da Covid-19 ricoverati in terapia intensiva, in un’altra ala del policlinic­o, nella terapia intensiva cardiochir­urgica, in modo tale da liberare dei posti per i malati di Coronaviru­s».

Di che numeri parliamo? «Sono 13 posti, 2 dei quali già occupati. Gli altri 11 sono in fase di allestimen­to, ma saranno pronti a breve. Poi ci sono altri 4 posti per persone affette da Covid-19 che però non necessitan­o della terapia intensiva. Ogni paziente va ricoverato in una stanza singola che sia anche dotata di un filtro e di un bagno autonomo».

Se la situazione dovesse peggiorare avete ulteriore disponibil­ità?

«L’organizzaz­ione che ci siamo dati è a fisarmonic­a, per cui saremo sicurament­e in grado di offrire altri spazi ricettivi».

Ci hanno chiesto di occuparci delle donne positive gravide

” Se occorre potremo ampliare la disponibil­ità ad accogliere

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy