Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Tutta l’Alta Irpinia chiede di isolarsi «Contagi veloci e troppi anziani»
Il posto di blocco sulla statale 90 impedisce di entrare ad Ariano Irpino. Comune ormai interdetto. Non si entra e non si esce per disposizione del presidente della Regione, Vincenzo De Luca: su 49 contagiati in Irpinia, 29 sono di Ariano. Colpa di una festa di carnevale, dice il commissario straordinario. L’auto che invita tutti a stare a casa gira ormai da più di ventiquattr’ore: «Qui la gente è resiliente, insieme ce la faremo», dice con una vena di ottimismo in un momento durissimo sempre il commissario.
Ariano è però cuore e anche paese più popoloso e di interscambio dell’Alta Irpinia. Per questo motivo i sindaci dei comuni vicini hanno scritto a premier e presidente di Regione per chiedere le stesse restrizioni di Ariano. Di autoisolarsi, insomma. E questa la dice lunga sul carattere irpino. L’elenco è lungo: Andretta, Aquilonia, Bagnoli Irpino, Bisaccia, Cairano, Calabritto, Calitri, Caposele, Cassano Irpino, Conza della Campania, Guardia Lombardi, Lacedonia, Lioni, Montella, Monteverde, Morra de Sanctis, Rocca San Felice, S.Andrea di Conza, S.Angelo dei Lombardi, Senerchia, Teora, Torella dei Lombardi e Villamaina. Fa eccezione Nusco, col suo celebre sindaco, Ciriaco De Mita, che manca all’appello.
La paura della diffusione del Covid 19 morde più dell’isolamento. C’è un «rischio di un aumento notevole di casi positivi, così come la tendenza degli ultimi giorni sembra dimostrare», inoltre i sindaci sono preoccupati per l’età avanzata di un quarto della popolazione, che ha più di 65 anni. Temono anche che l’unico presidio ospedaliero di Sant’Angelo dei Lombardi possa non essere sufficiente per rispondere a un’impennata di ricoveri, quando già in condizioni normali l’assistenza sanitaria è difficile e insufficiente, e soprattutto non dispone di un reparto di terapia intensiva. Le richieste dei sindaci campeggiano sul documento in maiuscolo, come a sottolinearne l’urgenza. Chiedono: il divieto di allontanamento dal territorio comunale e di accesso, la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, di tutte le attività industriali (ad eccezione di quelle strettamente indispensabili per l’emergenza Coronavirus e ogni altra misura opportuna.
Intanto sempre ieri l’Azienda sanitaria locale di
Avellino ha disposto il potenziamento del presidio ospedaliero di Ariano Irpino, con 13 posti letto in terapia intensiva e 12 di Sub Intensiva, in aggiunta ai 6 già attivi.
Oltre al rafforzamento della Terapia Intensiva dell’ospedale «Frangipane», si legge in una nota, «l’Azienda sanitaria locale ha disposto l’attivazione di 8 posti letto di Terapia Intensiva e 4 di sub intensiva anche presso il presidio ospedaliero Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, istituendo una cabina di coordinamento delle terapie intensive affidata a Maurizio Ferrara, direttore della terapia Intensiva e rianimazione del Frangipane, al fine di garantire una governance unica sul territorio provinciale».
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Non posso aderire a qualcosa che non conosco, ma non sono contro