Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Chi in riva al mare e chi sul calesse Raffica di denunce
ACastellammare funzionava una palestra in pieno centro, ad Ercolano un uomo se ne andava a spasso in calesse: nonostante i divieti e gli altissimi rischi di contrarre il virus, in tutta la provincia non mancano le persone che escono per motivi futili. Le forze dell’ordine fanno controlli a tappeto: ad Acerra la polizia municipale sta facendo sollevare persino un drone per controllare se si formino assembramenti. A Pozzuoli sono 50 le persone denunciate perché andavano in giro senza motivo; tra loro un automobilista senza assicurazione bloccato dopo un inseguimento sulla variante 7 quater. Controlli straordinari a Capri, soprattutto nella zona del porto: una trentina i denunciati dai carabinieri. A Ischia due giovani, in quarantena perché tornati dalla Lombardia, hanno deciso di fare una passeggiata notturna a Sant’Angelo, ma sono stati visti (anche se si erano nascosti dietro un muretto) e anche loro denunciati dai militari. Gli agenti del commissariato di Marcianise, nel corso dei controlli per l’emergenza sanitaria, hanno bloccato due uomini che erano in auto con arnesi da scasso: probabilmente volevano rubare nei negozi chiusi. Scoperti anche alcuni giovani seduti su una panchina per fumare spinelli. A Castel Volturno, invece, la Guardia di Finanza, pattugliando la Statale Domiziana, in una stradina laterale ha notato due uomini che caricavano dei cartoni su un camion; si è quindi scoperto che nei contenitori c’erano 16800 petardi molto potenti e pericolosi, in quanto privi di etichettatura e di documentazione che ne attestasse l’origine. Il mezzo era diretto in Grecia. I controlli riguardano anche la vendita di mascherine a prezzi non congrui: i carabinieri hanno denunciato un uomo a Giugliano che, dopo averle acquistate a 20 centesimi, le rivendeva a tre euro l’una. Sempre a Giugliano la Finanza ha notificato il decreto di sequestro a una parafarmacia dove erano state trovate in vendita mascherine a prezzo maggiorato. Per decisione del pm di Napoli Nord titolare del fascicolo, le mascherine, circa diecimila, sono state consegnate al personale sanitario dell’ospedale Cotugno.