Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Arrivano le mascherine, i sindacati accusano: «Non tutte sono idonee»
In aumento i contagiati in Campania. Sono 460 quelli calcolati fino a ieri sera, dopo i 4 del mattino sui 77 tamponi analizzati. Al Cotugno sono stati 213 i prelievi esaminati nel pomeriggio, di cui 44 positivi; presso il Ruggi di Salerno sono stati 29 di cui 5 positivi; al Moscati di Avellino 34 i tamponi e 7 quelli riscontrati positivi. Una media giornaliera che continua a salire e a generare apprensione, soprattutto per quanto si sta facendo e si deve ancora fare sul fronte della prevenzione e della organizzazione sanitaria per arginare ogni rischio di crisi acuta nel prossimo futuro. Perciò il caso dei dispositivi di protezione mancanti ha acceso il fronte della protesta tra gli operatori in prima linea. Sono proprio i medici e gli infermieri a pagarne le spese. Ma è una sorta di contesa internazionale per accaparrarsi le dotazioni di mascherine protettive quella che impegna gli Stati europei e le stesse Regioni. La Protezione civile nazionale ha garantito l’arrivo di 8.000 mascherine ffp2, e di altre 35.000 ffp2 tra ieri e oggi in Campania che serviranno a coprire le esigenze innanzitutto del personale medico, ospedaliero, e del 118. «Per quanto riguarda le cosiddette “chirurgiche”, è stato assicurato l’arrivo di 40.000 mascherine — hanno comunicato dalla Regione —. Altre 300.000 di queste arriveranno oggi grazie alla gara effettuata tempestivamente nei giorni scorsi dalla società regionale Soresa. Inoltre autonomamente, la Regione Campania ha attivato un proprio canale con un’azienda campana, che garantisce la fornitura di 50.000 mascherine chirurgiche al giorno. Con tali misure dovrebbe essere garantita una fornitura stabile, ma occorre sempre raccomandare, in generale, un uso parsimonioso e secondo protocolli delle stesse mascherine».
Il fabbisogno
Per Roberta Santaniello, dirigente della centrale acquisti della Regione, «in proporzione ai posti letto che vogliamo attivare in terapia intensiva e sub intensiva ci servono circa 250 ventilatori fissi, ricordo che ogni ventilatore può attivare diversi posti letto. La Regione ha avuto assicurazioni da Roma che arriveranno. Mentre resta sempre difficile reperire le mascherine ffp2, ma ci stiamo lavorando intensamente. Siamo impegnati anche sulla ricerca di mascherine di tessuto non tessuto che vengono realizzate da aziende italiane, tra cui anche uno stabilimento in Campania. Il fabbisogno sanitario è di 500.000 mascherine ogni sette giorni, quindi ci stiamo muovendo su quantitativi di milioni di mascherine. A breve metteremo sul sito della Regione una mail a cui potranno scrivere le aziende che stanno iniziando a produrle».
I sindacati
Dopo l’esposto dell’Anaao contro l’inidonea prevenzione che mette a repentaglio il lavoro dei medici ospedalieri, arriva la protesta del presidente nazionale del sindacato degli infermieri Nursing Up, Antonio De Palma, che ha inviato una richiesta al ministro della Salute e al presidente del Consiglio di essere convocato urgentemente: «In Lazio e Campania sono state distribuite mascherine che non hanno i requisiti per essere impiegate in modo professionale, il modello Swiffer per intenderci, che nulla ha a che vedere con le filtranti ffp3 e ffp2 indicate dai protocolli anti contaminazione. Non solo. C’è anche chi segnala che, a fronte delle carenze denunciate dagli infermieri, vi sarebbero alcuni dirigenti dotati di mascherine regolamentari e idonee. Non possiamo crederci. Forse la vita di un infermiere vale meno di quella di un dirigente?».
Positivo a Santa Lucia
É il primo a risultare positivo all’esame del tampone nel palazzo della Regione. Si tratta di un consulente esterno di staff del presidente della giunta che divide la stanza con altri suoi due colleghi: una donna e un uomo, entrambi ora in isolamento ma riscontrati negativi alle prime analisi.
Nuovi tamponi
Da oggi sarà possibile esaminare i tamponi anche al policlinico Federico II, all’ospedale San Paolo e all’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. «Ringrazio il ministro Manfredi, il ministro Speranza e tutto il Cdm per aver dato risposta alla mia richiesta di avere a Napoli un secondo centro abilitato all’analisi dei campioni Covid-19». É quanto afferma la senatrice campana del Movimento 5 Stelle Maria Domenica Castellone, componente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.
Drone anti comitive
Un drone per scovare gli assembramenti di persone in città. È quanto stanno sperimentando ad Acerra, dove la polizia municipale ha cominciato ad utilizzare un drone in dotazione al nucleo locale di Protezione civile, per scongiurare gli assembramenti ed il possibile contagio da Covid19. «Stiamo utilizzando tutti i mezzi possibili — ha detto il sindaco Raffaele Lettieri — pur di far capire alle persone che devono restare a casa se si vuole scongiurare il contagio». Lettieri ha fatto diffondere messaggi di allerta per le strade cittadine anche in inglese, francese ed arabo per arrivare agli stranieri presenti sul territorio.