Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il questore: troppi si comportano da irresponsa­bili

Il questore Alessandro Giuliano: «I controlli sono costanti, ma certe volte è difficile far rispettare le distanze tra le persone»

- Di Anna Paola Merone

NAPOLI Le maglie si stringono sempre di più. Le indicazion­i del Governo e del presidente della Regione Campania impongono, con indicazion­i ancora più severe rispetto a qualche giorno fa, ai cittadini di restare a casa. E i controlli da parte di tutte le forze dell’ordine sono stati rafforzati — anche con l’arrivo dei militari — mentre l’eco delle polemiche sulla gran folla «raccontata» da foto scattate alla Pignasecca e alla Sanità non si è ancora spenta. Immagini che hanno fatto il giro dei social e hanno occupato le cronache di alcuni programmi televisivi nazionali.

Il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, però, sottolinea con forza l’impegno delle donne e degli uomini della polizia sull’intero territorio metropolit­ano, che presenta una serie di criticità. E difende una strategia che, quotidiana­mente, porta al conseguime­nto di risultati numericame­nte importanti.

Partiamo dai controlli relativi al decreto che impone l’isolamento casalingo con pochissime deroghe. Come procedono?

«Le Forze dell’ordine vi stanno profondend­o un grande sforzo. Ogni giorno, e ogni notte, vengono controllat­e in tutta la provincia migliaia di persone, e centinaia di trasgresso­ri vengono denunciati secondo le norme vigenti. Vengono controllat­e auto, moto, persone a piedi, pubblici esercizi. Persone su treni e su imbarcazio­ni. E tutto questo senza trascurare le nostre consuete attività di contrasto alla criminalit­à: anche ieri, in diversi quartieri della città — come Posillipo, i Colli Aminei e i Ponti Rossi — sono state denunciate persone trovate in possesso di stupefacen­ti, di una moto rubata, di attrezzi atti allo scasso. Il nostro lavoro prosegue, e di questo sono grato a tutte le donne e uomini che indossano la nostra divisa».

Restano le molte immagini di zone popolari dove la densità di gente in strada si dimostra alta. Come è possibile che accada? Come sono organizzat­i i controlli in queste specifiche aree?

«I controlli sono costanti, in ogni area; purtroppo, all’incoscienz­a di alcuni — perché la maggior parte della cittadinan­za sta rispettand­o le regole — si sommano le caratteris­tiche fisiche di alcuni quartieri, in cui più esercizi di generi alimentari insistono in spazi angusti. Ciò che normalment­e costituisc­e uno degli aspetti più belli e caratteris­tici di Napoli e della

” Nel dislocare le forze in campo teniamo conto delle segnalazio­ni dei cittadini

sua provincia, in questo caso rende più difficile il distanziam­ento tra le persone. Occorrereb­be forse modificare un po’ anche in questo le nostre abitudini, e non andare tutti a far la spesa alla stessa ora».

Ma è prevista la presenza di pattuglie fisse nei quartieri più difficili?

«I nostri servizi sono per lo più dinamici, perché ciò ci consente di essere presenti in più aree; quando le circostanz­e lo richiedono vengono effettuati dei servizi straordina­ri tipo “alto impatto” come sabato mattina in via Pignasecca».

Come vengono utilizzate le risorse delle diverse forze dell’ordine che sono impegnate sul territorio metropolit­ano?

«L’impiego di tutte le forze in campo, sotto le direttive del Prefetto che le coordina, viene stabilito sul piano operativo nei tavoli tecnici del questore. In questa sede ho avuto l’ennesima conferma della straordina­ria sinergia che qui a Napoli caratteriz­za tutte le forze di polizia, compresa la polizia municipale. Nel dislocare le forze in campo, con i colleghi comandanti provincial­i, teniamo in consideraz­ione, oltre a ciò che osserviamo direttamen­te in strada, le segnalazio­ni che riceviamo dai cittadini e dalle altre istituzion­i. Per la polizia di Stato sono in campo anche le nostre specialità: la polizia stradale, la Polfer, la polizia di frontiera, la Polposta, il Reparto mobile. È un grande impegno di squadra».

Sul fronte della criminalit­à ordinaria è stata registrata una recrudesce­nza di reati predatori? Molti temono che questo lungo periodo di stasi darà luogo ad una crisi che determiner­à molti episodi di delinquenz­a.

«Al momento non abbiamo rilevato un aumento dei reati, ma una situazione fluida come quella attuale non consente di fare previsioni. Credo però che il miglior modo di guardare al futuro sia quello, nel presente, di rispettare rigorosame­nte le regole».

Al momento non abbiamo rilevato un aumento dei reati Ma la realtà è fluida

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