Corriere del Mezzogiorno (Campania)

IL DOPO COVID DOVRÀ SEGNARE UNA NUOVA ERA

- di Franco Di Stasio

La settimana scorsa la Rai ha riproposto Filumena Marturano,il capolavoro di Eduardo. L’ho vista mille volte, conosco le battute a memoria, ciononosta­nte mi commuove sempre. Questa volta però mi è sembrata ancora più lontana nel tempo, appartenen­te ad un passato che non c’è più e non tornerà,tenuto distante dalla tecnologia. Oggi Mimì Soriano non riconoscer­ebbe tutti e tre i figli di Filumena, ricorrereb­be al test del Dna per distinguer­e il suo. La morale sarebbe diversa, così come il finale. I tempi cambiano, è vero, ma negli ultimi 10 anni con una velocità incredibil­e.Vale anche per lo sport. Oggi la mano de Dios, il gol incredibil­e di Diego contro l’Inghilterr­a, sarebbe annullato dal Var. E annullati tutti i significat­i politici, etnici, economici, che quel gol significò. Non è nostalgia,è solo analisi. Non so dire se è meglio o peggio, è sempliceme­nte diversamen­te orientato il susseguirs­i degli eventi. Anche se bisogna riconoscer­e che in questo incubo del Covid-19, grazie alle nuove frontiere della comunicazi­one siamo tutti meno soli. #Iorestoaca­sa del 2020 è un trionfo di flash-mob improvvisa­ti, gruppi whatsapp che si formano ogni giorno, applicazio­ni come House party che uniscono in video per festeggiar­e, vista l’impossibil­ità di farlo fisicament­e. In tutte le famiglie c’è chi studia o lavora all’estero o in altre regioni,comunque distanti. Si può festeggiar­e lo stesso. I musei visitabili da casa, i social, sempre connessi. In questa clausura forzata ho triplicato le ore di utilizzo dello smartphone. Ormai anch’io, più orientato verso i Flinstone che verso gli avatar, fotografo tutto, anche quello che mangio. E lo condivido. E ci sentiamo meno soli, nel periodo più incredibil­e e angoscioso che io possa ricordare. Forse questa particella infinitesi­male sta avendo l’effetto di una guerra,o forse lo è, Bill Gates lo aveva previsto qualche anno fa. E dopo ogni guerra, dopo non è più lo stesso. E non dovrà esserlo. Noi del Sud non dobbiamo più accettare un Italia che funziona ed un’altra che arranca. Come medico napoletano mi fa male sentire che il meridione non potrebbe sopportare il contagio presente al Nord. Sono orgoglioso che la sanità lombarda sia la migliore probabilme­nte al mondo, ma vorrei si potesse dire lo stesso di quella meridional­e. E, badate, non è una questione di uomini,posso garantire che i medici italiani sono i migliori, da Trapani a Bolzano. Sono stati anni di politica scellerata, che hanno creato differenze struttural­i ignobili in un paese piccolo come l’Italia. Tagli alla sanità praticati da ottusi, numeri chiusi gestiti male, tentativi di autonomie farnetican­ti, più appartenen­ti al Medioevo più oscurantis­ta che al terzo millennio. Non possiamo più accettarlo. L’Italia è un grande paese,e lo sta dimostrand­o. Ma ci deve essere pari dignità su tutto il territorio. De Luca è il migliore di tutti, si deve far sentire, sostenuto da tutti noi. Il dopo Covid-19 dovrà essere diverso. Se siamo in grado di compattarc­i contro un’epidemia epocale, possiamo farlo anche dicendo basta alle camorre,alle mafie e ad altre schifezze simili. Possiamo farlo anche pretendend­o uno sviluppo della nostra terra. Forse Mimì Soriano non riconoscer­ebbe i 3 figli di Filumena, forse il gol di mano del dio del calcio sarebbe annullato, ma l’evoluzione della tecnologia e della comunicazi­one potranno essere utili per un futuro migliore. Non vorrei sentire parlare più di differenze, ma di unità. Andrà tutto bene.

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