Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Luca: Campania blindata fino a Pasqua
Il governatore proroga al 14 aprile le limitazioni a uscire di casa. Lettera a Conte: a un passo dalla tragedia, si agisca subito
«Il richiamo a numeri più contenuti di contagio al Nord, rischia di cancellare il fatto che non solo la crisi non è in via di soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica». Così il governatore in una lettera al premier. De Luca, poi, proroga al 14 aprile l’ordinanza che limita la possibilità di uscire dalla propria abitazione.
«Zero ventilatori polmonari; zero mascherine P3; zero dispositivi medici di protezione. A fronte di un impegno ad inviare in una prima fase 225 ventilatori sui 400 richiesti, e 621 caschi C-PAP, non è arrivato nulla. Permanendo questa nullità di forniture non potremo fare altro che contare i nostri morti».
Siamo già alla sfida delle responsabilità finali se il presidente della Regione, Vincenzo De Luca (che ieri ha prorogato le sue ordinanze prescrittive sulle uscite da casa fino al 14 aprile) si sente obbligato ad usare toni ultimativi in una lettera inviata al premier Giuseppe Conte, ai ministri Roberto Speranza, Francesco Boccia e Giuseppe Provenzano. Qualche giorno fa il sospetto, sempre da lui denunciato, che i dispositivi di sicurezza in viaggio verso la Campania fossero stati bloccati tra Umbria e Toscana e dirottati altrove. Poi, una nuova intemerata sulle promesse non mantenute dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri. Fino alla lettera di ieri: «A fronte di un fabbisogno di 600 ventilatori, 1.000 caschi, 2.600 maschere total face e 150 mila tubi endotracheali, le forniture sono state pari a zero. A fronte di una richiesta di 250 mila mascherine a settimana, ne sono state consegnate poco più di 45 mila. Così come per i guanti (22 mila consegnati su 250 mila richieste), gli occhiali e le tute». Perciò: «Abbiamo fatto con migliaia di operatori sforzi giganteschi per poter reggere. Ma non si può scavare nella roccia con le mani nude — scrive De Luca —. Dobbiamo
registrare che dal punto di vista delle forniture essenziali per il funzionamento dei nostri ospedali, in queste settimane da Roma non è arrivato quasi nulla. Il livello di sottovalutazione è gravissimo. Non si è compreso che gli obiettivi strategici sono due: contenere il contagio al Nord; impedire la sua esplosione al Sud. In queste condizioni, ci avviamo verso una tragedia doppia».
Per il centrodestra, la missiva di De Luca è un evidente atto di debolezza. «Raccogliamo il grido di allarme del presidente della Regione. Non lo sottovalutiamo, ma lo consideriamo come una ammissione di debolezza difronte alle difficoltà — commenta Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in consiglio regionale —. Per rispondere a questa situazione riteniamo opportuno la nomina di un commissario per l’emergenza che affianchi le istituzioni locali per rafforzare l’unità di crisi». Segue un’eco di reazioni dello stesso tipo da parte di altri consiglieri regionali. Mentre il segretario provinciale del Pd napoletano, Marco Sarracino, prova a parare i colpi delle accuse all’esecutivo Conte e, nello stesso tempo, a tenere a bada le intemperanze del governatore: «Le richieste del presidente De Luca rappresentano un campanello d’allarme nei confronti di una possibile espansione del coronavirus in Campania, ma non entrano assolutamente in conflitto con gli sforzi che il Governo nazionale sta mettendo in campo, tutt’altro. Il Governo, estremamente attento alle questioni del Sud, si adopererà sicuramente, nelle compatibilità nazionali, per assicurare alla Campania gli strumenti necessari per fronteggiare l’emergenza. Siamo tutti impegnati in queste ore nell’affrontare un fenomeno che non ha alcun precedente nella storia contemporanea, occorre quindi la massima collaborazione istituzionale, lavorando ad esempio d’intesa per aumentare il numero di tamponi effettuati a chi combatte in prima linea come i nostri operatori sanitari».
Ma anche i 5 Stelle, che puntano ad aprire una fase di collaborazione con la Regione per affrontare l’emergenza, sono stati indotti a prendere le distanze: «Un attacco scomposto e irresponsabile del governatore della Campania», ha affermato Valeria Ciarambino. Mentre la senatrice e componente della Commissione Sanità, Maria Domenica Castellone, ha accusato: «I numeri diffusi da De Luca sono smentiti dai dati della Protezione civile. Dai dati aggiornati al 24 marzo risulta infatti che in Campania sono state consegnate 93 mila Dpi FFP2/FFP3 e 198 mila mascherine chirurgiche. Riguardo ai ventilatori sempre i dati della Protezione civile indicano che al 24 marzo sono arrivati in Campania 15 ventilatori, di cui 5 per terapia intensiva, 8 da trasporto e 2 domiciliari».
La denuncia
Permanendo questa nullità di forniture non potremo fare altro che contare i nostri morti Abbiamo fatto sforzi giganteschi per poter reggere. Ma non si può scavare nella roccia con le mani nude