Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Russo: «Per gli esami si coinvolgano i medici di base»
Ex consigliere, a Ponticelli ha in cura oltre 1.600 pazienti: «Sottovalutato il numero dei portatori sani»
NAPOLI Primo errore: «In Campania, come in Lombardia, è stato sottovalutato il numero dei portatori sani, che è ben più ampio dei contagiati. Quindi i asintomatici o i pauci sintomatici hanno scorrazzato liberamente». Secondo errore: «Non sono stati fatti tamponi a tappeto a tutti gli operatori sanitari». Terzo, ed è un appello: «Visti i tempi biblici perché non utilizzare i medici di base per fare i tamponi?». Peppe Russo, un passato da consigliere regionale e molti anni e 1.650 pazienti a Ponticelli da medico di base, lancia allarmi inascoltati come una Cassandra del Covid-19.
Eppure territorialmente i medici di famiglia sono le antenne della sanità. Quando la rete funziona. «Siamo in guerra a mani nude. Io non ho né dispositivi né ho mai fatto un tampone».
Ma da lei continuano a venire i pazienti.
«Certo, continuano a venire persone che non sono febbricitanti o con sintomi da infezione, che non vuol dire che non siano positivi. Siamo stati mandati allo sbaraglio. Tant’è che la maggior parte degli infetti, e anche dei morti, si registra tra il personale sanitario».
Siete i medici di prossimità. Eppure non potete fare niente.
«Un errore enorme non utilizzare tutta la rete della medicina generale e non metterci in condizione di fare i tamponi. Per circoscrivere la prevedibile area di contagio subito. E poi per seguire a domicilio i malati, evitando il più possibile l’ospedalizzazione».
In questo momento cosa fa un medico di base dinanzi a un sospetto?
«Il protocollo prevede ancora che oltre ai sintomi, i possibili contagiati abbiano avuto rapporti con le zone rosse o con chi è già positivo. Solo allora scatta la richiesta di tampone. Pura ottusità burocratica. Se uno si rende conto che la popolazione anziana è quella che paga lo scotto più alto, allora prevediamo un “tamponamento” per fasce di età».
Tra i sintomi, la richiesta di tampone, il tampone stesso e il risultato, quanti giorni passano?
«Ci vogliono sei, sette giorni. A quel punto sei già intubato. In realtà è che solo il Cotugno riesce a fare analisi, se gli altri centri pubblici non sono all’altezza, lo facessero fare ai privati. Perché è una corsa contro il tempo. La gente ha paura e soprattutto in determinati quartieri si rischia che la paura si trasformi in rabbia».
De Luca dice che manca tutto. L’elenco mandato al governo è lunghissimo.
«Certo. Però faccio una semplice domanda; la Regione ha Soresa che è l’ente che centralizza gli acquisti. Manca tutto, ma Soresa che ruolo ha svolto finora? È andata sul mercato per cercare venditori? Se non ci è andata, tanto vale smantellarla».
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La centrale acquisti regionale Il presidente afferma che manca tutto Ma Soresa che ruolo ha svolto finora? È andata sul mercato per cercare venditori? Se così non è, la si smantelli