Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Prego per gli italiani qui è come l’Olocausto»
In tv opere del Verdi di Salerno «La stagione era pronta, ora rinviata sine die»
A Salerno ai tempi del coronavirus la stagione lirica non va in scena ma in onda. Dal 28 marzo e fino al 26 aprile, ogni sabato alle 22.30 e in replica la domenica alle 18, saranno trasmesse su Lira Tv alcune delle produzioni di maggiore successo allestite al teatro Verdi. Titoli di grande richiamo, Traviata, Tosca, Cavalleria Rusticana e Pagliacci, Barbiere di Siviglia e Carmen, tutti accomunati da un’unica firma, quella del direttore artistico del Massimo salernitano Daniel Oren. «È una bella iniziativa del Comune e di Lira Tv per regalare un pò di svago a quanti sono costretti a casa», commenta a denti stretti il direttore d’orchestra israeliano dalla sua casa di Tolone, in Francia, dove è «recluso» con moglie, quattro bambini e suocera. Oren non nasconde la preoccupazione, parla di quello che sta succedendo in tutto il mondo come di un’immane tragedia, «paragonabile solo all’Olocausto» e rivela di raccogliersi spesso in preghiera con la famiglia. «Penso al popolo italiano così duramente colpito - riflette - ai miei amici della Campania, il mio cuore è a pezzi, ma sono sicuro che ce la faremo, ho grande fiducia nel governatore De Luca, ci vogliono persone con il suo carisma».
Se non fosse intervenuto il Covid-19 a scompaginare i programmi, proprio in questi giorni si sarebbe dovuto presentare a Salerno il cartellone lirico 2020. «L’idea - riprende il direttore artistico del teatro Verdi - era di cominciare con un titolo molto popolare, Cavalleria
” Sono in Francia con la famiglia e ho il cuore a pezzi per i miei amici della Campania, ma sono sicuro che ce la faremo
Rusticana, abbinato a un’opera comica che non si dà mai, Gianni Schicchi di Puccini. E poi Nabucco, Aida, Madame Butterfly, Elisir d’amore, Simon Boccanegra, titoli di sicuro appeal sul pubblico, oltre a Il pipistrello di Strauss affidato ai ragazzi del Conservatorio musicale di Salerno, un’operazione già sperimentata con la messinscena de La vedova allegra, di cui l’anno scorso abbiamo dato solo tre repliche e ne avremmo potuto fare dieci». Ora però è tutto rimandato sine die. Sull’home page del sito del teatro Verdi è scritto «sospese tutte le attività per emergenza coronavirus fino al 3 aprile». Ma si tratta di una previsione ottimistica già ampiamente superata dall’attualità. «In oltre 40 anni di carriera - conclude Oren - è la prima volta che vedo così tanti spazi bianchi sulla mia agenda. E la cosa più inquietante è che non sono stato io a decidere di fermarmi».