Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Magistris si taglia lo stipendio e attacca: basta critiche alla città

- Pa. Cu.

NAPOLI Luigi de Magistris devolverà una quota del suo stipendio mensile, partendo da quello di aprile, «e sarà così — spiega — ogni mese fino alla fine dell’emergenza», sul conto corrente aperto dal Comune presso Banca Intesa per le donazioni di privati che confluisco­no nel Fondo comunale di solidariet­à, insieme con risorse nazionali e comunali.

Fondo che per la prossima settimana il sindaco spera possa arrivare a 10 milioni raccolti, compresi i 7,5 trasferiti dallo Stato. «Ora, però, le persone facoltose aiutino chi non ce la fa», è l’invito del primo cittadino che commenta la richiesta di De Luca, che chiede l’esercito per controllar­e il territorio, così: «Se arrivano più uomini delle forze dell’ordine e più militari siamo contenti, ma non sono 30 militari in più che cambiano la storia di un Paese. Non serve il lanciafiam­me, quello che servirebbe sarebbero più fiamme ossidriche per realizzare posti letto». Da giorni provava ad evitare polemiche con De Luca. Evidenteme­nte, questo stop comincia a scricchiol­are. E a Tagadà, su La7, commentand­o la richiesta del governator­e, il sindaco ha detto che «in città le forze dell’ordine, la polizia municipale e i militari già presenti stanno facendo un lavoro molto capillare di controllo del territorio», ma al tempo stesso invita chi in questo momento commenta di molti quartieri popolari «a tenere conto che la città in alcune zone è fatta di vicoli e vicoletti dove sono presenti tante piccole botteghe di alimentari e dunque basta che in strada ci siano anche solo otto persone per dare l’impression­e di un assembrame­nti».

De Magistris ha rimarcato che «la maggioranz­a dei napoletani sta avendo un comportame­nto maturo e responsabi­le, anche se come in tutte le parti del mondo c’è qualche irresponsa­bile e qualche imbecille». Al governo nazionale, il primo cittadino chiede di essere solerte nelle misure per sostenere i cittadini, come il reddito di quarantena. «Ad aiutare chi ha bisogno dobbiamo essere più rapidi — è stato il suo ragionamen­to — più efficaci e con minore burocrazia rispetto agli usurai e alla criminalit­à che sono veloci, non hanno burocrazia e sanno dove andare a bussare. Questa è un’altra partita importante perché altrimenti dopo l’epidemia sanitaria, l’epidemia sociale ed economica avremo il contagio criminale».

Intanto proseguono le iniziative messe in campo dal Comune per aiutare gli ultimi, tra cui il Banco alimentare, che ha come hub la Mostra d’Oltremare, «grazie al quale si consegnano pacchi di generi alimentari a chi chiama il numero verde 081.7955555 istituito dall’amministra­zione e il fondo comunale di solidariet­à Cuore di Napoli attraverso il quale parte lo strumento dei titoli di spesa». Molte invece le proteste giunte per l’esplosione dei prezzi nei supermerca­ti, cosa che va esattament­e nel segno opposto all’invito fatto dal Comune, di prevedere sconti soprattutt­o per chi usa i fondi di solidariet­à.

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Sindaco Luigi de Magistris

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