Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La «nobile» arte dell’acchiappan­za

- di Anna Paola Merone

L’acchiappan­za è un’arte. Occorre leggerezza, un po’ di ironia e una buona capacità di improvvisa­re. Doti che a Marco Ferrigno non mancano. É una sera di giugno del 1996, lui ha 28 anni, è libero da impegni e sente l’estate nell’aria. Fermo in via Marina ad un semaforo, lancia uno sguardo nell’auto accanto. Dentro ci sono due ragazze e lui attacca bottone attraverso i finestrini aperti. Ha una irresistib­ile parlantina e, quando le invita a prendere un caffé da Ciro a Mergellina, le ragazze accettano. Nunzia De Gaetano, una delle due, lo ha colpito. É mercoledì, non c’è una gran folla, lui si prende la ribalta e riesce a farsi dare il suo numero. La richiama, ma lei gli dà buca. Marco non la prende bene: promette a se stesso che «la pratica» è chiusa. Poi la rivede al Serpentone, in via Petrarca. É con una ragazza, lei è con un gruppo di amici che lui conosce: va a salutarli e le rivolge una battuta. Gli piace sempre tanto, così il suo orgoglio cede e dopo qualche tempo la chiama. Le dice che pensava di aver chiamato un’altra Nunzia, ma il ghiaccio è rotto. Incomincia­no ad uscire, ma lei porta sempre con sé una amica. E si fa accompagna­re sempre per prima a casa. Dopo cinque o sei mesi di questi «giochetti» lui decide di metterci un punto. La sua pazienza è stata messa a dura prova: abita al Centro Direzional­e, Nunzia a San Giorgio, e i chilometri che percorre sono avvolti da una speranza che ogni volta viene disillusa. É l’ultima sera, giura a se stesso. Ma lei lo sorprende. Gli chiede di accompagna­re prima la sua amica e gli rivolge un sorriso che non lascia spazio a equivoci. E mentre lui si prepara a giocare tutte le sue armi di seduttore, il telefono squilla. É sua sorella che gli chiede perché non è ancora a casa. L’incanto è rotto, ma Nunzia conquista un posto speciale nel suo cuore confessand­ogli che anche lei è sempre in pensiero per il fratello quando torna tardi. Lei ha 21 anni ed entra così nella vita di Marco. Diventa la sua fidanzata e comincia a lavorare nella storica attività della sua famiglia — Ferrigno è, dal 1836, un nome di prima grandezza fra i pastorai di San Gregorio Armeno — grazie alla sua abilità nel cucito. Dopo quasi sette anni di fidanzamen­to le nozze, nel 2003, la nascita di Giuseppe e la scelta di Nunzia di fare la moglie e la madre a tempo pieno. «Siamo felici» raccontano agli amici, lasciando intuire i segreti di una unione che ruota intorno a passioni comuni, ma anche a distanze e assenze. Marco è impegnato nella sua attività per intere, lunghissim­e giornate e da ottobre a gennaio si dedica solo al lavoro. Ma poi ci sono le serate insieme con gli amici, le cene giapponesi, lo sport — lui è un salutista, lei più pigra — e lo shopping che travolge entrambi con identico entusiasmo. E Ischia, appena arriva l’estate e, ad agosto, Formentera o Mykonos: lui in t-shirt e infradito, lei da red carpet. Eppure straordina­riamente intonati.

” Gioco a due Lei accetta di uscire, ma gli dice di sì dopo sei mesi di corteggiam­ento

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