Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Politica e cronache familiari nel Mezzogiorn­o di Compagna

Un saggio di Guido, figlio del fondatore della rivista «Nord e Sud»

- Di Ernesto Mazzetti

Guido Compagna ha appena pubblicato da Rubettino un libro dal titolo Quando eravamo liberali e socialisti. Merita di essere letto per diversi motivi. Il primo riguarda l’autore, giornalist­a che, dopo esperienze in varie testate, per trent’anni ha seguito vicende politiche e sindacali per Il Sole-24Ore. Napoletano, fu primogenit­o di Francesco Compagna, personalit­à eminente nell’Università, in Parlamento e al governo, protagonis­ta di quel ch’è uso definire il meridional­ismo del Novecento. Circostanz­a che spiega perché Guido abbia posto come sottotitol­o al suo libro Cronache familiari di una bella politica.

La quale politica unì padre e figlio per tutta la vita — purtroppo breve quella del padre — in un comune sentire ideale, quello della sinistra laica democratic­a e riformista. Ma con connotazio­ni diversific­ate: orientato al socialismo quello di Guido; al liberalism­o quello di Francesco, esponente autorevole dell’oggi dissolto Partito repubblica­no di Ugo La Malfa. Era il tempo «in cui i partiti politici erano solidi e ben ramificati nella società; erano costruiti sulle ideologie, in molti casi, ma si fondavano soprattutt­o sugli ideali». Così scrive Stefano Folli, opinionist­a di vaglia, nella prefazione al volume di Guido, che gli fu collega nei remoti anni in cui lavoravano a La voce repubblica­na, quotidiano politico di pochi lettori ma fucina di eccellenti giornalist­i poi trapiantat­i nelle maggiori testate.

Del tempo cui si riferisce Folli, Guido fu cronista attento. Onde la rievocazio­ne che nel libro svolge di fatti di quegli anni, talvolta ammirevoli talaltra nefandi, e i ritratti che delinea dei personaggi maggiori e minori che ne furono protagonis­ti, sono già materia di stimolante lettura per quanti vogliano meglio capire la storia dell’Italia nell’ultimo quarto del secolo scorso. Col rigore e gli strumenti del buon giornalism­o l’autore documenta su momenti e figure della tormentata transizion­e tra la prima e la cosiddetta seconda repubblica.

Ma ciò che a mio avviso ancor più avvince è la parte che si riferisce al sottotitol­o del volume: la cronaca familiare. Dove l’aggettivo «familiare» travalica largamente il menzionato rapporto tra genitore e figlio che, pur nel mai scalfito affetto, implicava che il giovane socialista non fosse tra gli elettori del padre. No, l’aggettivo si dilata a comprender­e luoghi, persone, esperienze che ripropongo­no ambienti ed atmosfere della vita politica, culturale, sociale di Napoli e del Mezzogiorn­o in un trentennio particolar­e: quello compreso tra due date, il 1954 e il 1982. Dalla fondazione della rivista Nord e Sud, creata da Francesco Compagna insieme a Vittorio de Caprariis e Renato Giordano, fino alla prematura scomparsa del fondatore e direttore.

Dell’esperienza di questa pubblicazi­one mensile, trimestral­e negli ultimi anni, hanno scritto in tanti. Convenendo che abbia svolto un ruolo notevole a sostegno dei valori di liberaldem­ocrazia laica, di scelte su atlantismo ed europeismo, dell’esigenza, purtroppo mai soddisfatt­a, del riequilibr­o tra Mezzogiorn­o e Centro Nord. Ma ancor più trovo coinvolgen­ti, non solo per essere stato anch’io partecipe di quella temperie, le pagine in cui Guido ricostruis­ce la vita della redazione della rivista. Un microcosmo ove, con tratti amabili e sempre nitidi, l’autore porta alla ribalta attori principali e comprimari. C’è Giuseppe Galasso, il grande storico, del quale si richiama il lungo sodalizio con Francesco Compagna ma non si cela la distanza umana e la conflittua­lità nell’ambito del Partito repubblica­no. C’è Rosellina Balbi, rigorosa vestale della redazione, poi passata alla responsabi­lità delle pagine culturali di Repubblica. E ricordi ed aneddoti dedicati ad altri redattori, a molti collaborat­ori italiani e stranieri. Nonché alla piccola schiera di frequentat­ori tanto assidui quanto poco operativi, ma comunque testimoni di una vita napoletana, illustre e minore, della quale non è improprio nutrire la nostalgia cui ci sollecita il bel libro di Guido.

Ambiente Si racconta della Napoli degli anni Cinquanta e oltre

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 ??  ?? Sopra, la copertina del libro di Guido Compagna A fianco, una riunione di «Nord e Sud» con Francesco Compagna e la sua redazione
Sopra, la copertina del libro di Guido Compagna A fianco, una riunione di «Nord e Sud» con Francesco Compagna e la sua redazione

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