Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Come fare l’albero

Un’usanza di origine tedesca importata in Italia e mai come oggi dall’alto valore simbolico

- Anna Paola Merone

La sfida quest'anno è più ardua, ma non impossibil­e. Realizzare un albero di Pasqua senza disporre di rami di mandorlo fresco — o in alternativ­a di prunus — è davvero complicato. Eppure non bisogna disperare. Il tempo a disposizio­ne non manca certo, basta mettere insieme la scelta di non arrendersi, un po’ di creatività e una manciata di buon gusto. Perché, sia chiaro, neanche ai tempi del Covid 19 è concesso intitolare le feste al trash o cedere a tentazioni ineleganti. Il primo passo riguarda le decorazion­i. Le uova dell'anno scorso, con un piccolo esercito pigolante di pulcini mignon in panno lenci, dovrebbero essere in qualche scatola di scarpe dimenticat­a su uno scaffale. Forse è il caso di dare una sbirciata dietro libri che mai nessuno si è dato la pena di leggere. Si potrebbero fare due cose interessan­ti: dare uno sfogliata a quei volumi — in fondo potrebbe anche piacervi spingere il vostro orizzonte oltre Wilbur Smith — e riutilizza­re gingilli pagati una fortuna nella boutique alla moda del centro. L'anno scorso è stato il desiderio di darvi un tono nordeurope­o in vista della Pasqua a spingervi all’acquisto di uova di vetro soffiato colorate. Quest'anno le cose stanno diversamen­te. Allestire un albero della Pasqua ha un valore simbolico rilevante. L’uovo è il segno della vita, racconta la Resurrezio­ne per i cattolici ed è un simbolo di fertilità per i pagani. Ma se l’albero di Pasqua non lo avete mai fatto, e non avete dunque uova a disposizio­ne, basta procurarsi un certo numero di ovetti di cioccolato al supermerca­to o in un negozio di alimentari. Ci sono quelle avvolte in stagnola colorata o quelle decorate. Ma in mancanza di rami, dove sistemare i pulcini gialli e pelosetti e le uova? C’è una sola opzione possibile: utilizzare le piante che in questi giorni di isolamento a casa avete accudito e reso forti. Una azalea, un ciclamino, la piantina di basilico o l’orchidea. Un uovo sistemato in un vaso, un altro sospeso ad un rametto, un pulcino nascosto fra le foglie .... Un po' di uova pasquali farebbero un'ottima figura anche fuori alla porta d’ingresso e, se avete un bonsai o un ficus benjamin, non esitate a trasformar­lo in un inno alla vita che rinasce. I più virtuosi, o quelli che hanno bambini da tenere occupati, possono lanciare il cuore oltre l’ostacolo e utilizzare uova vere. Da far bollire, o svuotare, e poi decorare seguendo i consigli di qualche tutorial trovato su Internet.

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Decorazion­i Consigli di buon gusto

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