Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La fisiognomica applicata ai rustici
Uno è tranquillo e ciambelloso con le uova sode ben esibite, l’altro è più tormentato, cerebrale
Si fa presto a dire che il carattere di uno è uguale a quello di un altro. Diffidate delle apparenze! Volete un esempio? Scusatemi, devo precisare che sono considerato il padre fondatore della fisiognomica dolciaria, la scienza che compara i caratteri umani ai dolci. Su richiesta di molti allievi sto aprendo il nuovo campo di ricerca della fisionomica rusticae, che cerca di comparare personalità umane a crocché, arancini, pizzette e cosi via. Va detto che siamo in un campo molto diverso; i dolci hanno una personalità confortevole, parlano all’anima, quando il corpo si è saziato con i salati. La personalità dei rustici è più solida, attenta alle cose pratiche della vita, meno sognante.
Che carattere corrisponde al tortano e quale al casatiello? Sembrano personalità simili ma sono segnati da significative differenze. Innanzitutto da come si rapportano agli altri.
Il casatiello è tranquillo, ciambelloso, con le sue uova sotto croce, ben esibite. Che sono se non una proclamazione, decisamente vanitosa, della propria identità? Il casatiello ha ben chiari i punti cardinali del suo agire: le 4 uova. Ma nella sua indole c’è l’essenza della seduzione. Ti attiro con una finzione, una maschera (non è ogni seduzione maschera per compiacere?). Ho delle uova che fingono di essere appena raccolte, ma sono stracotte. Rompendole ti aspetti una travolgente passionalità liquida; invece no! Sono sode. Né più ne meno di quelle che, senza esibizione e perfino senza simbolismi religiosi, il più riservato tortano contiene.
Ma in fondo al di là di questa vicenda delle uova esibite, sono persone fatte della stessa pasta. Attenti alle semplificazioni. Il tortano ha sofferto di più, è più tormentato. Prima della cottura viene attorcigliato su sé stesso, costretto a un continuo rimuginare celebrale. Il suo corpus caratterialis contiene gli stessi elementi del casatiello. Incontrate la pungente arguzia del salame, la tranquilla pastosità del formaggio, la morbidezza fragile delle uova, l’ingenuità candida dei bianchi rassodati. Tutte componenti che nel casatiello sono presentate con tranquillità e sicurezza, a volte anche eccessiva, mentre nel tortano sono la base delle sue elucubrazioni cerebrali.
Ho fatto di recente incontrare, via Skype, come si confà a questi giorni, un tipo casatiello e una tipa tortano. Lui rimproverava a lei «Stai sempre a contorcerti sui tuoi pensieri; così, complichi sempre il semplice con l’inutile!» E lei gli rispondeva: «Credi che bastino quelle quattro uova a trasformarti in un deposito di saggezza! Posso dirti una cosa? Sei proprio nu’ casatiello!»