Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Nei musei il virtuale è diventato reale
Madre, Capodimonte e Mann sono attivissimi in questo periodo con proposte quotidiane
Musei chiusi? Non tutti, in molti avevano già predisposto un piano B e organizzato una propria vita virtuale per raggiungere i propri utenti e persino aumentarli. Fra questi c’è sicuramente il Madre che il 15 marzo, a una settimana dalla chiusura di tutti i luoghi di cultura, ha avviato il progetto Madre door-to-door, un programma digitale con cui portare l’arte a domicilio, aderendo alla campagna nazionale #iorestoacasa, pubblicando sui canali social contenuti inediti, opere e contributi speciali.
Il palinsesto è stato inaugurato con un opening digitale, in cui è stata presentata per la prima volta in esclusiva la video-opera The Floating Grace, creazione originale firmata dal coreografo ucraino Vadim Stein e prodotta dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee al Madre, in occasione del percorso espositivo Robert Mapplethorpe. Coreografia per una mostra.
Madre door-to-door si sviluppa in tre filoni principali: In Site, On Air e Unreleased.
In Site .... La mostra racconta l’esposizione I sei anni di Marcello Rumma, 19651970, attraverso clip video e immagini che restituiranno un percorso espositivo virtuale sulla piattaforma Google Arts & Culture.
On Air… La collezione raccoglie alcune opere che foruno spin-off della collezione dedicato al solo pubblico web e sono eccezionalmente visibili online per un determinato periodo di tempo. Unreleased… Gli inediti assomma materiali mai presentati prima, contenuti inediti che diventano, con la loro pubblicazione temporanea, dei veri e propri eventi. Produzioni originali del museo, con cui si raccontano i suoi protagonisti e la sua storia.
Accanto a Madre door-todoor, il museo ha inoltre promosso la call to action iorestoacasa | A call to action or, how to change the world from your living room, in cui ha invitato artisti e creativi a reinterpretare alcune parole e temi chiave di grande attualità in questo periodo.
Anche a Capodimonte non ci si è fermati. L’ultima iniziativa del Museo e Real Bosco per fronteggiare la chiusura forzata è la #Pillola_d’@rte sull’account Instagram del museo. «Capodimonte oggi racconta», invece, è il titolo della rubrica quotidiana sul sito web del museo: foto stomani riche dell’allestimento Molajoli si alternano a quelle del Bosco, ai capolavori della collezione Farnese fino alle opere di arte contemporanea. E sempre sul sito del museo, si è svolta l’inaugurazione virtuale della mostra Gemito con testi, immagini inedite dell’allestimento e video. Ieri, con un testo del curatore Stefano Causa è stata presentata on line la mostra su Luca Giordano, il più grande pittore napoletano del ‘6oo, Oggi sarà la volta del direttore Sylvain Bellenger, mentre domano sarà la volta della co-curatrice dell’esposizione Patrizia Piscitello e Alessandra Rullo.
Sono tante anche le iniziative social del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Qui si crea l’atmosfera della vita quotidiana del museo e sulla pagina Facebook sono andati per la prima volta online i cortometraggi del ciclo Antico Presente che attraverso lingue diverse legano cinque emozioni (desiderio, perdita, ispirazione, paura e scoperta) ai capolavori del Mann. Sempre su Facebook sono stati riproposti i minidocumentari Mannstories e lo spot Mann international, da un’idea di Mauro Fermariello. Grazie alla piattaforma Google Arts & Culture è possibile «passeggiare» tra gli oltre 750 reperti custoditi nelle sale del museo, tra esposizioni e percorsi tematici e c’è uno spazio virtuale anche per le mostre temporanee e online un video di approfondimento sull’esposizione Lascaux 3.0 con alcune anticipazioni sui grandi appuntamenti già programmati Gli Etruschi e il Mann e I Gladiatori. Ma le iniziative del Mann, come quelle del Madre e di Capodimonte, sono quotidiane e in continua evoluzione. Da virtuali, insomma i tre musei si sono trasformati in reali, quasi «palpabili» dagli utenti di tutto il mondo.