Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Folla ai funerali, indagini e polemiche
In centinaia per dire addio al sindaco di Saviano. L’ira di prefetto e De Luca. Avviata un’inchiesta
La Procura di Nola ha aperto un’inchiesta su quello che è accaduto ieri, quando centinaia di persone si sono affollate attorno al carro funebre che accompagnava al cimitero il sindaco di Saviano Carmine Sommese, medico stroncato dal birus.
NAPOLI «Non penso che tutti i veneti che vanno in vacanza in Campania siano contenti. Non credo che il presidente De Luca stia facendo un grande servizio alla sua Regione». Replica con una punta di veleno il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, alle dichiarazioni di sfida del presidente della Campania Vincenzo De Luca sulla possibilità di chiudere i confini nei confronti di quelle regioni del Nord che, pure in presenza di contagi, spingono per ripristinare condizioni di normalità. «Sarebbe bello vedere i tamponi fatti da ogni Regione e il rapporto con i contagiati — aggiunge —. Senza sapere il numero di tamponi effettuati, non ci sono elementi di confronto». Dunque, senza lo screening per stanare gli asintomatici — spiega Zaia — non c’è confronto che tenga con il suo Veneto. Ha voglia di difendere la cintura regionale, De Luca. Ma il vero danno alla Campania — attacca il governatore veneto — è quello della mancata ricaduta economica.
Riccione rilancia
Ed è proprio il senso degli affari che spesso, in questa epidemia dalla storia così diversa da regione a regione, ha distinto la tragedia del Nord dalla semi incolumità del Sud. Ne approfitta il sindaco di Riccione:«Se la Campania vi vuole chiusi, tutta la Romagna e Riccione in particolare, vi aspetta a braccia aperte — dice ai cittadini emiliani, lombardi e veneti, Renata Tosi, commentando le parole di De Luca —. Niente di più sbagliato, in quelle frasi, da tutti i punti di vista, economico, istituzionale e soprattutto umano». Mentre a suggerire un gemellaggio che preveda pacchetti speciali tra i Comuni turistici della Romagna e quelli più colpiti dal coronavirus sono i parlamentari della Lega Jacopo Morrone e Elena Raffaelli.
Stop in Calabria
Invece, a schierarsi con De Luca è il presidente della Calabria, l’azzurra Jole Santelli: «Io qui non ho mai aperto — afferma —. I confini sono chiusi dal 7 marzo, ancora prima che lo facesse il Governo, perché abbiamo cercato di evitare l’esodo dei fuorisede. Per il futuro valuteremo in base ai dati». Ed il governatore della Campania? Para i colpi: «Niente interpretazioni stupide. In Campania va in quarantena chi arriva da regioni dove c’è un livello altissimo di contagio. Il numero dei treni provenienti da quei territori è ridotto e vi sono controlli rigorosi nelle stazioni. La posizione della Campania è estremamente chiara. L’apertura totale di una regione deve essere decisa a livello centrale sulla base di decisioni scientifiche, ed è una decisione che coinvolge tutto il Paese».
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Bonavitacola e i tagli
A sottolineare l’urgenza di misure rigorose è il vicepresidente della giunta Fulvio Bonavitacola: «Abbiamo un sistema sanitario che risente di anni di tagli. Perché si è deciso di affrontare la sanità con la logica del ragioniere, senza comprendere che commissariando la salute dei cittadini sono stati tagliati i servizi essenziali. Rispetto al Covid-19 siamo stati obbligati ad adottare misure anticipatorie ed in certi casi più ristrettive di quelle del governo nazionale. È stato importantissimo per contenere i danni».
Ambulatori al 14 giugno Intanto, la Direzione generale per la tutela della salute ha prorogato la sospensione delle attività ambulatoriali nelle strutture ospedaliere pubbliche, negli ospedali classificati e nelle Case di cura accreditate fino al 14 giugno. Restano escluse le prestazioni che abbiano carattere d’urgenza, quelle di dialisi, di radioterapia e quelle oncologico-chemioterapiche. Mentre a fine aprile — ha ribadito il presidente della Regione in visita al nuovo plesso modulare Covid dell’ospedale di Caserta — saà ripristinata «l’attività ordinaria degli ospedali».
Fase 2, le proposte
Ieri alle 14 è scaduto il termine fissato per presentare proposte, da parte delle forze politiche, sociali e produttive, in vista della Fase 2. La Lega Campania ha chiesto «un incontro al presidente De Luca» e ha puntato su «uno screening agile per tutta la popolazione e la messa in sicurezza con mascherine e dispositivi di protezione. Nel documento, anche provvedimenti per il trasporto, il sostegno alle famiglie e alle attività produttive con la riapertura per il food delivery».
Chi arriva qui dalle zone con alto numero di contagi continua ad andare in quarantena Controlli sui treni