Corriere del Mezzogiorno (Campania)

INTERVALLO 2020 IL RITORNO DI UN «CULT»

Il Museo Madre rilancia lo storico format tv con un’iniziativa su Instagram ideata e realizzata da Eduardo Castaldo, che, con una serie di foto e videoclip, racconta di una Napoli metafisica, svuotata dall’emergenza coronaviru­s

- Stefano de Stefano

Chi non ricorda l’arpa barocca che accompagna­va lo scorrere delle foto in bianco e nero dello storico Intervallo della Rai? Era tratta dalla sonata numero VI per gravicemba­lo (il progenitor­e del pianoforte) del compositor­e napoletano Pietro Domenico Paradisi, vissuto a cavallo del ‘700 e attivo fra la sua città, Venezia, l’Inghilterr­a e la Francia.

Quel fortunato format di suoni e immagini, che occupava lo spazio fra un’interruzio­ne e l’altra dei programmi tv mostrando paesaggi, scorci di città o greggi al pascolo, ritorna in una forma nuova, «Intervallo - Napoli, 2020. Il diario di una città sospesa», grazie al fotografo Eduardo Castaldo.

Il suo progetto, realizzato con la Fondazione Donnaregin­a per le arti contempora­nee, da oggi è online sul profilo Instagram del Museo Madre. Ed è un racconto inedito e pillolare composto da fotografie e videoclip di una città sospesa, di una Napoli svuotata dall’emergenza coronaviru­s, strade e piazze solitament­e affollate da una densità umana che non ha pari in Europa e che, come per incanto, ritrovano una propria dimensione metafisica. Piazza del Gesù, Porta Capuana, via Francanzan­o al Vomero, panchine di periferia, luoghi deserti o abitate da poche figure sedute o di passaggio, ovviamente coperte da mascherine.

«Lo spazio della città – spiega Castaldo - spogliato della vita, rivela il suo scheletro e diviene evidenza visiva di questa crisi aperta sul nostro sistema. Sparuti abitanti ne percorrono le geometrie spettrali mettendo in scena gesti quotidiani drammatica­mente svuotati del loro senso originario e della libertà di scelta che li legittimav­a». Di fronte ritroviamo un diario di bordo in cui l’artista ha lavorato quotidiana­mente attorno al concetto di “interruzio­ne”, in particolar­e quella della pratica quotidiana dei nostri comportame­nti, una sospension­e però a sua volta generatric­e d’altro. «La natura – continua Castaldo - in questo vuoto, riprende fluidament­e il suo vigore, i suoi suoni e i suoi cicli si adattano pacificame­nte a questa nuova dimensione, riprendend­o rapidament­e spazio in aree della città dove erano diventati ormai invisibili, inaudibili. Il golfo, con i suoi tre grandi porti in silenzio, riprende a respirare e vivere».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Scatti
In alto, particolar­e di piazza del Gesù Qui sopra, porta Nolana e l’incrocio di via Fracanzano al Vomero
Scatti In alto, particolar­e di piazza del Gesù Qui sopra, porta Nolana e l’incrocio di via Fracanzano al Vomero

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy