Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Napoli, il primo giorno «senza» virus
Per 24 ore, da domenica a ieri mattina, niente contagi né decessi. Il governatore potrebbe sbloccare il delivery
Per 24 ore — da domenica a ieri mattina — doppia notizia positiva per Napoli: contagi zero e nessuna vittima da Covid. È la prima volta.
NAPOLI Il trend dell’epidemia si mantiene quasi dentro la soglia di sicurezza dei 50 contagiati al giorno. E se si confermerà tale, è probabile che già per il prossimo fine settimana il presidente della Regione Vincenzo De Luca svincoli le attività di consegna a domicilio dei cibi precotti. La voce circola insistente, nelle ultime ore, all’interno dell’unità di crisi regionale, alla vista dei dati più che incoraggianti sulla diffusione. Ed a confermarla è stato il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il quale, nel corso di una conversazione telefonica con De Luca, ha chiesto e ottenuto l’impegno del governatore a sbloccare quanto prima l’attività di delivery. Del resto a Napoli, fino all’altro ieri, non sono stati rilevati contagi, così come nelle province di Avellino e Benevento. Ad Ariano Irpino è stata prorogata di 48 ore la zona rossa per dotare la popolazione di mascherine.
L’Osservatorio
A far intravedere la luce in fondo al tunnel concorre la previsione dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane coordinato da Walter Ricciardi, direttore della struttura di analisi e ordinario di Igiene all’Università Cattolica, ed il dottor Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio. Con 3.951 contagi e 293 deceduti alla data del 17 aprile la Campania sarebbe fuori dall’emergenza il prossimo 9 maggio. Secondo l’Osservatorio la fine dell’emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia. «In questo momento è quanto mai necessario — spiega Solipaca — fornire una valutazione sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni». E se la Basilicata e l’Umbria il 21 aprile potrebbero dirsi fuori dalla condizione emergenziale, in Lombardia e Marche, verosimilmente, l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno.
I plessi modulari
Il presidente della giunta si è recato in visita al nuovo plesso modulare per ammalati Covid dell’Ospedale del Mare. «Una grande prova di efficienza: in venti giorni è stato realizzato un ospedale vero, non un ospedale da campo — ha commentato —: 72 posti letto di terapia intensiva di altissimo livello. Il progetto dei 120 posti letto di terapia intensiva in più sarà completato nei prossimi dieci giorni con altri 24 posti letto al Sant’Anna di
Caserta e altrettanti al Ruggi di Salerno». Ma Forza Italia attacca: «Ci vuole davvero una faccia tosta per continuare a parlare di miracoli in Campania: il Covid Center di Napoli inaugurato in pompa magna da De Luca arriva con un ritardo di ben oltre dieci giorni: fuori tempo massimo rispetto agli obblighi contrattuali e rispetto ad un’epidemia che oramai sta fortunatamente rientrando — afferma il gruppo regionale di Forza Italia —. Uno spreco di denaro pubblico? Da un intervento nel quale i posti letto sono costati ben oltre 150 mila euro ciascuno ci saremmo aspettati qualcosa di più di un ospedale da campo a blocchi di cemento, piazzato in un parcheggio desolato, con decine di letti ammassati in grandi camerate che non prevedono neppure un minimo di privacy per i pazienti». il direttore generale della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, replica seccato: «Questo Covid center non è una sceneggiata napoletana, è una struttura su cui ci metto la faccia senza mascherina. Sono d’accordo che se fossimo in scenario senza pazienti sarebbe stato spreco, ma non è così. È una struttura che permetterà di tenere alta l’attenzione ed essere sempre pronti. Da giovedì avremo l’attivazione dei posti, speriamo che il primo paziente verrà il più tardi possibile. È una struttura che non avrà bisogno di essere smontata dopo la fase emergenziale, perché non l’abbiamo costruita in una palestra o in una fiera che dovranno tornare alle loro destinazioni originali».
Nord contro Sud
Stasera si sfideranno in tv a Porta a porta. Ma la scia polemica tra Nord e Sud è proseguita dopo la minaccia di De Luca di chiudere i confini della Campania se Lombardia e Veneto volessero decidere a prescindere dai contagi di riattivare la mobilità interregionale. Il governatore veneto Luca Zaia ha ripetuto che la Campania non fa tamponi e quindi non può confrontarsi con la sua regione. Quello lombardo, Fontana, ha detto che la Lombardia non chiuderà mai le porte ai campani che vengono a curarsi nelle strutture milanesi (salvo poi invitare De Luca a mangiare una cotoletta con lui). Ed infine il leader della Lega Matteo Salvini: «Ricordo sottovoce al signor De Luca — ha affermato — che l’anno scorso più di 15mila si sono fatti curare in Lombardia. Spero che il Signor De Luca non voglia impedire ai suoi concittadini di farsi visitare e curare da altri. Evidentemente non ha una sanità all’altezza».
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La previsione
Secondo l’Osservatorio nazionale di Walter Ricciardi la Campania potrà ritenersi fuori dall’emergenza tra venti giorni, prima della Lombardia