Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Coronavirus, adesso Napoli fa scuola Primo giorno senza vittime né contagi
Per un giorno l’epidemia ha arrestato la corsa ma è da una settimana che la città indietreggia De Magistris riporta il dato sui social ed esulta
NAPOLI Napoli sembra fare scuola sul fronte della resistenza al Coronavirus. I dati ufficiali dicono che da mezzogiorno dell’altro ieri e per 24 ore, non c’è stato alcun nuovo «positivo» al Covid. E soprattutto, non è stato registrato nessun altro decesso dal 16 aprile scorso, quando il dato (sempre insopportabilmente triste) era di 52 persone che avevano perso la vita per questa epidemia. Ma attenzione: ciò, ovviamente, non significa che nei laboratori ospedalieri dove si effettuano gli esami sui test non ci siano stati tamponi positivi, vuol dire però che nessuno di questi era relativo a cittadini residenti nel Comune di Napoli. E per almeno 24 ore.
Il trend è positivo anche per quanto riguarda il numero dei ricoverati in ospedale nella città di Napoli: si è passati da 160 persone di sabato scorso a 154 di domenica, fino ai 153 pazienti che risultavano allettati in ospedale ancora ieri. Ad annunciare lo «stop», almeno momentaneo, dei nuovi contagi è stato il sindaco de Magistris su Instagram allegando anche il grafico aggiornato che parla di 883 casi che, rispetto al giorno precedente, non hanno avuto alcun incremento. Il dato — spiega il Comune in un grafico riportato sui social — è aggiornato alle 11 di lunedì 20 aprile. Numeri e percentuali riportati dal sindaco sono quelli «trasmessi dall’Asl Napoli 1 Centro». «Ricordiamo — è scritto — che i clinicamente guariti sono i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da Sars-Cov-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata». Ma i numeri sono numeri. E quelli di Napoli, sono poco interpretabili: il Coronavirus, almeno per 24 ore, ha arrestato la sua corsa; e la città, come per la verità è stato fin dai primi giorni dell’epidemia, sembra resistere meglio di altre al dilagare dell’epidemia. Evidentemente, le azioni di contenimento messe in campo con il lockdown sembrano aver avuto quell’effetto sperato sul Covid che, per un giorno ed una notte, in città, ha abbassato la testa. «Napoli ha sostanzialmente rispettato tutti i divieti, i cittadini sono stati molto bravi e a loro va il mio ringraziamento», ha più volte sottolineato de Magistris che, più di una volta nelle scorse settimane si è ritrovato a spiegare il «perché» di certe scene di assembramento, o presunto tale, dovute non solo a fenomeni di inciviltà che purtroppo pure ci sono, ma «anche alla morfologia della città». Ed è un dato, quello della stabilità dei contagi fino allo «zero» di ieri, che in realtà a Napoli dura da più di una settimana. Andando a ritroso sui grafici pubblicati dal Comune, si può notare infatti che dal 14 aprile a ieri c’è stato un incremento «solo» di 20 positivi. Mentre gli intubati, cioè le persone ricoverate in condizioni più gravi, sono sempre più o meno 11/12. Un balzo nei contagi Napoli lo ha registrato tra il 13 e il 14 aprile scorso quando il numero dei positivi, da un giorno all’altro, è passato da 784 a 813; ora si parla invece di 20 contagi in una settimana nella sola città capoluogo. E un trend analogo, almeno ieri, si registrava anche nelle province di Avellino e Benevento.
Ovviamente non bisogna abbassare la guardia. Ma è giusto sottolineare anche le cose che fanno ben sperare. Peraltro Napoli, in un’analisi comparata sulla mortalità per il mese di marzo 2020 rispetto a marzo 2019 — relativa ai decessi dei napoletani residenti e di quelli non residenti, ma comunque tutti deceduti su territorio napoletano — faceva registrava 44 morti in meno. E anche questo è un dato su cui ragionare quando si tireranno le somme sulla contagiosità e letalità del virus città per città.
Il sindaco
La città ha rispettato tutti i divieti, i cittadini sono stati bravi e a loro va il mio grazie