Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Capri pensa al rilancio ma non c’è accordo tra i sindaci sulla fase 2
spirito di fornire la migliore immagine di accoglienza all’insegna della sicurezza». E se Capri punta a giocare in casa, diversa è la posizione del comune «di sopra» che opta, invece, per la costituzione di una cabina di regia per la fase 2, che possa coordinare la riapertura delle attività economiche, affidandola ad un team di esperti, che dovranno tener conto delle peculiarità territoriali e socio-economiche dell’isola.
«Questo pacchetto - chiarisce il vicesindaco Francesco Cerrotta - dovrà contenere delle misure che regolino ed accompagnino, in modo graduale ed omogeneo, la ripresa delle attività imprenditoriali sul nostro territorio, garantendo, in primis, il diritto alla salute per tutdelle ti».
«I temi oggetto di studio per una ordinata ripartenza - aggiunge Cerrotta - potranno essere la sicurezza sanitaria dei nostri cittadini, dei lavoratori nelle loro aziende, dei dipendenti pubblici, ai quali si aggiunge l’organizzazione e la sicurezza ricettiva dei nostri ospiti e dei loro movimenti all’interno del nostro territorio e aziende ricettive (alberghi in genere, ristoranti, bar, negozi), i controlli in generale ed, in particolare, della qualità dei servizi offerti e la promozione mediatica del progetto di ripartenza».
Il tutto da condividere con la Città di Capri, che, però, al momento punta a lavorare con le categorie senza aiuti esterni. Ad appoggiare l’idea anacaprese è il gruppo di opposizione Capri Vera che nei giorni scorsi aveva proposto la creazione di una task force per traghettare l’isola fuori dall’emergenza con nomi di spicco tra virologi ed esperti di sanità e comunicazione.
«E’ necessario lavorare insieme alla velocità del Comune di Anacapri perché - commenta il capogruppo Roberto Bozzaotre - alle forze politiche vadano affiancate altissime professionalità capaci di farsi portatori presso i tavoli tecnici del Governo delle esigenze del territorio, in grado di stilare un ‘protocollo Capri’ per lavorare ed accogliere in totale sicurezza. E poi via con una massiccia campagna pubblicitaria su scala mondiale».