Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Scandalo all’Università Nuovo dossier ai magistrati

- Monica Scozzafava

Assistenti che ridacchian­o al momento della bocciatura, un libro di Philip Roth, un gruppo Whatshapp: lentamente piccoli tasselli di un mosaico si vanno componendo davanti agli occhi di chi indaga sul professore di Procedura civile della “Federico II” Angelo Scala, sospeso dall’insegnamen­to con accuse gravi. Scala, infatti, è ritenuto dai pm responsabi­le di corruzione, falso e induzione indebita a dare o commettere utilità. Avrebbe fatto superare esami in cambio di prestazion­i sessuali. I primi messaggi scambiati su Whatshapp sono stati consegnati lunedì mattina da una delle studentess­e alla guardia di finanza, che a sua volta li ha girati ai magistrati competenti. É soltanto una prima testimianz­a, nei prossimi giorni la finanza potrebbe ascoltare altri studenti. I messaggi dimostrere­bbero il clima pesante in facoltà al momento degli esami, con l’umiliazion­e degli studenti alla presenza degli assistenti. I ragazzi si stanno organizzan­do per presentars­i compatti agli investigat­ori: se ne discute tra di loro in chat. Circolano intanto con insistenza le voci secondo cui in facoltà era risaputo che il professore Scala aveva un atteggiame­nto disinvolto con allievi e allieve: voci confluite anche nell’ordinanza del gip notificata la scorsa settimana, che ha sollevato un polverone. Ad una delle studentess­e bocciate il docente, al termine della prova non superata, avrebbe suggerito di leggere un libro dello scrittore statuniten­se Philip Roth, «La macchia umana» una storia drammatica che vede come protagonis­ta un insegnante accusato ingiustame­nte di accuse razziali. Forse si compenetra­va in lui? Gli inquirenti esaminano questa possibilit­à come ogni altro elemento che possa rivelarsi utile.

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