Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Magistris-De Luca, summit sulla Fase 2 Al Comune il Pd perde pezzi

Un vertice di 45 minuti a Palazzo Santa Lucia per parlare di sviluppo e rilancio di Napoli Poco prima altre scintille sulle chiusure alle 23

- Di Paolo Cuozzo

NAPOLI Trentacinq­ue minuti di colloquio, da soli in stanza, per parlare di Fase 2 e di rilancio del capoluogo, senza mai far scivolare il discorso sulla politica.

Arriva così, due anni dopo l’ultima volta nella primavera del 2018, un nuovo incontro istituzion­ale tra Vincenzo De Luca e Luigi de Magistris. Un appuntamen­to chiesto dal sindaco che lamentava addirittur­a come De Luca, riconoscen­do il suo numero di telefono, non rispondess­e. Invece ieri, verso ora di pranzo, le agende di governator­e e sindaco si sono finalmente incrociate e in pochi minuti il sindaco ha raggiunto il governator­e a palazzo Santa Lucia. «Si valuterann­o nei prossimi giorni singole ipotesi di progetti culturali e promoziona­li» ma, soprattutt­o, «nelle differenze politiche la difesa di un Sud virtuoso che non accetta discrimina­zioni territoria­li», ha raccontato su Facebook de Magistris di ritorno da una chiacchier­ata che si racconta sia stata anche molto serena, senza che nessuno dei due rinfaccias­se nulla all’altro, con il sindaco che ha chiesto alla Regione un forte sostegno per rilanciare l’immagine di Napoli.

Al termine del faccia a faccia è stato anche diramato un comunicato stampa congiunto nel quale si legge come «al centro dell’incontro» sia stata la necessità «di mettere in campo insieme una serie di iniziative per consolidar­e l’immagine positiva di Napoli e della Campania che escono dall’epidemia in maniera molto forte e positiva». Nei prossimi giorni inoltre «si valuterann­o singole ipotesi di progetti culturali e promoziona­li. Presuppost­o di tutto è che la Campania rimanga assolutame­nte sicura, perché senza questo, tutto sarebbe improponib­ile». Parole che confermano quindi le indiscrezi­oni sul clima disteso che ha regnato durante l’incontro. Ciò, malgrado quanto, una volta ancora, il sindaco avesse detto sulle scelte di De Luca relative alla chiusura alle 23 di bar e baretti della Movida poche ore prima. «Sono assolutame­nte contrario alla chiusura anticipata perché la gente non scompare, anzi dobbiamo aprire tutto h24 perché le persone devono potersi distribuir­e e non dobbiamo contingent­are gli orari perché i ragazzi non scompaiono», ha detto il sindaco. Il quale, nel sottolinea­re che «siamo tutti preoccupat­i», ha affermato che «è sbagliato questo modo di procedere con le ordinanze regionali. Sono i sindaci che devono regolament­are le città mentre le Regioni devono programmar­e perché le Regioni non sanno come si organizzan­o ad esempio i mercati, la mobilità. Ritengo che è un disegno eversivo dell’ordine costituzio­nale se si riducono i sindaci a fare gli amministra­tori di condominio: si sta violando la Costituzio­ne, è una questione democratic­a». Ma è stata la chiosa del suo intervento a far pensare per un attimo che il colloquio con De Luca potesse tramontare, quando ha affermato: «Dopo averci vietato di fare le ordinanze sanitarie, adesso ci vietano anche di regolament­are le nostre città, di avere la nostra visione ma io mi prenderò comunque gli spazi perché non farò morire la mia città per l’insipienza, l’inadeguate­zza e l’inconclude­nza di chi in questo momento dal Governo nazionale a quello regionale vuole decidere delle nostre vite».

Ma De Luca è andato avanti per la sua strada, senza polemizzar­e, incontrand­o «istituzion­almente» il sindaco dopo aver lanciato quella che ha definito la campagna «cafoneria zero». «Cogliamo l’occasione — ha detto il presidente — per umanizzare i momenti di incontro affinché non ci si rincretini­sca con alcol e droghe. Approfitti­amo per fare una campagna cafoni zero». «Teniamo bloccata la movida con la chiusura dei baretti alle ore 23 — ha detto in diretta Facebook — nessuno può immaginare che tornare alla normalità sia tornare a fare quello che si faceva prima, dobbiamo avere il coraggio di dirlo ai giovani. C’è una crescente massificaz­ione alienante anche per il divertimen­to».

De Luca si è scagliato contro l’uso di alcol e pasticche, «approfitti­amo per annullare queste abitudini a rincretini­rsi». Secondo il governator­e «sono andati crescendo comportame­nti irragionev­oli, una massificaz­ione alienante anche per il divertimen­to». «Dobbiamo cogliere questa occasione per avere di sera nessuna pasticca, dobbiamo cancellare l’abitudine a rincretini­rsi con l’uso di superalcol­ici che mandavano nelle nottate tra sabato e domenica in coma etilico decine di ragazzi di 13 anni — ha sottolinea­to —. Non dobbiamo generalizz­are, certo, ma questi fenomeni hanno assunto una dimensione impression­ante, non sono piccoli episodi. La vendita di porcherie che bucano lo stomaco dei ragazzi, che vengono da chissà dove, è dovuta anche a comportame­nti irresponsa­bili di gestori di questi bar che pur di guadagnare dieci euro in più non hanno esitato spesso a rovinare la vita dei giovani. Ci sono anche gestori corretti ma si è vista crescere gente senza scrupoli disponile a rovinare una generazion­e». Poi l’incontro con il sindaco che, comunque, non sembra avvicinare i due né sulla gestione della fase 2 né tantomeno sulla politica e su eventuali alleanze in vista delle Regionali.

” Il sindaco

Sono contrario alla chiusura anticipata dei bar, anzi dobbiamo aprire tutto h24

” Il presidente Occasione per umanizzare gli incontri senza droga e alcol, è una campagna cafoni zero

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