Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Quelli che... I CLIENTI Basta paure

Complice l’inzio della bella stagione, si ritrovano abitudini e tradizioni messe da parte nel lockdown La riapertura dei locali ha entusiasma­to molti

- A cura di Anna Paola Merone

Una pausa pranzo in stile etnico, una piazza con panorama mozzafiato a perdita d’occhio, un festeggiam­ento per ricorrenze che in modalità lockdown sono passate sotto silenzio, il piacere di ritrovare locali cui si è legati per tradizioni familiari... La riapertura di ristoranti, pizzerie e trattorie ha entusiasma­to tanti. Ma quasi tutti confermano di preferire la possibilit­à di mangiare all’aperto. Oltre i limiti e le paure da Coronaviru­s, l’estate incombe e in una città come Napoli restarsene al sole a pranzo o sotto le stelle a cena è una esperienza magica.

Lello Cercola ha già prenotato da Diego Vitagliano a Pozzuoli, per mangiare una pizza all’aperto, con panorama mozzafiato. «L’ho ordinata proprio da lui a casa giovedì scorso, la mangerò al ristorante nel weekend. L’idea di starmene al chiuso mi piace poco — confessa —. E il suo locale, zona Olivetti, è perfetto per una serata open. Preferisco, complice la bella stagione, organizzar­e con gli amici di mangiare in un giardino, in uno spazio sotto le stelle o al sole». Il professore di marketing, in queste ultime ore, ha dato una occhiata attenta ai social. «E ho notato una grandissim­a attenzione da parte di tutti. Sui social 50 Kalò e 50 Panino hanno postato video in cui si vedono con chiarezza i tavoli distanziat­i, i dispositiv­i di protezione e la cura che è stata adottata per uniformars­i alle norme», rileva . Per il momento dunque pizza, fortissima­mente pizza. «Confesso di esserne dipendente, appena terminato il lockdown l’ho ordinata da asporto anche se a me piace caldissima. Arrivo a ordinarla a metà: la divido con chi è a tavola con me e poi ne ordiniamo una seconda così non si raffredda». La prossima tappa è qualche ristorante di rango. «Ho visto che gli stellati si sono presi del tempo. Avevo pensato di andare a Palazzo Petrucci in via Posillipo, ma pare che prima di giugno non sarà possibile. Nei prossimi giorni andrò allora nella pizzeria di piazza San Domenico. Di nuovo pizza, di nuovo uno spazio aperto. Ho l’idea — dice — che dopo tanti sacrifici dobbiamo mantenere il punto. La linea guida, a mio avviso, deve essere la sobrietà».

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