Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Jabil ritira (per ora) i licenziamenti
Catalfo: lavoriamo a un percorso di ricollocazione in altre aziende. Palmeri: risultato importante
Per il momento i 190 lavoratori della Jabil di Marcianise sono salvi. I licenziamenti che dovevano scattare oggi sono stati ritirati dalla multinazionale Usa per il tempo necessario al ricollocamento del personale interessato, che dovrebbe avvenire nelle prossime cinque settimane. Questo è l’esito di una trattativa molto complicata che ha visto al tavolo — seppur virtuale — azienda, sindacati, Regione e Governo. Una trattativa che per tre giorni è andata avanti per ore e ore. E ieri si è chiusa a notte inoltrata anche perché arrivare a un punto di incontro è stato difficilissimo.
NAPOLI Per il momento i 190 lavoratori della Jabil di Marcianise sono salvi. I licenziamenti che avrebbero dovuto aver effetto da questa mattina sono stati ritirati dalla multinazionale americana per il tempo necessario al loro ricollocamento che dovrebbe avvenire nelle prossime cinque settimane. Questo è l’esito di una trattativa molto complicata e che ha visto al tavolo, seppur virtuale ed in video, da una parte l’azienda, dall’altra i sindacati e Regione Campania con il Ministero del Lavoro.
Una trattativa che per tre giorni è andata avanti per decine di ore. E ieri sera si è chiusa a notte inoltrata, anche perché arrivare a un punto di incontro tra le parti è stato difficilissimo. Ci sono stati momenti anche drammatici in cui si è arrivati a pochissimo dalla rottura definitiva che però avrebbe spento già da oggi qualsiasi speranza per i 190 lavoratori. Il punto di maggior scontro, soprattutto tra azienda e sindacati, è stato l’automatico licenziamento chiesto dalla multinazionale americana per coloro che non sarebbero stati, alla fine del periodo stabilito, ricollocati in altre aziende. Poi, raccontano i presenti, anche grazie ad un grosso lavoro di mediazione dell’assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri, si è riusciti a trovare un minimo punto convergente in modo comunque da bloccare per ora qualsiasi licenziamento. «È stata una trattativa complessa e faticosa — sottolinea il segretario generale della
Uilm Campania, Antonio Accurso — che ha riportato tutti gli attori al buonsenso, grazie allo sforzo e alla mediazione di Regione Campania e Governo, nonché alla ferma determinazione del sindacato. I licenziamenti sono stati ritirati e si riprenderà con un percorso di ricollocazione con stretto monitoraggio delle istituzioni. La Jabil ha confermato la missione industriale ma dopo questo atto temerario dovrà sostanziare nelle prossime settimane con maggiore credibilità questa volontà. Nelle prossime ore porteremo l’accordo in assemblea». Un altro dei nodi da sciogliere di questa tre giorni di trattative serrate, riguardava il futuro dello stabilimento di Marcianise e dei 350 lavoratori che restano al loro posto. Il timore dei sindacati è che Jabil stia gradualmente disimpegnandosi, con il rischio concreto di lasciare il sito casertano. Tanto è che domenica, nel corso della call conference, l’azienda è stata incalzata proprio su questo punto dalle sigle di categoria. La risposta a dire dei sindacalisti presenti non sarebbe stata molto incoraggiante, paventando la multinazionale difficoltà innescate dalla crisi conseguente all’epidemia da Covid-19. Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha ribadito che «ci sono degli strumenti, come la cassa integrazione e il fondo per le nuove competenze. Quello che abbiamo cercato ottenere non è solo far sì che l’azienda revocasse i licenziamenti e usufruisse delle settimane di cassa integrazione e di altri strumenti,
Quello che abbiamo cercato di ottenere è stato anche un impegno sul percorso di ricollocazione
” Palmeri
Il risultato è che l’azienda si è impegnata anche in un cammino di reintegro degli operai
ma che si lavorasse su un percorso di ricollocazione dei lavoratori presso le altre aziende che si sono offerte». Determinante il ruolo della
Regione Campania: «Dopo 3 giorni di complesso negoziato — commenta l’assessore Sonia Palmeri —. Con la multinazionale Jabil abbiamo ottenuto il ritiro immediato dei licenziamenti ed un formale impegno dell’azienda a continuare il piano di reimpiego dei 190 dipendenti in esubero presso altre aziende. Grazie alla collaborazione di tutti, istituzioni, sindacati ed Rsu presenti, si è riusciti a superare le iniziali preclusioni dell’azienda ed a ridare serenità ai lavoratori sulle cui teste pendevano le lettere di licenziamento». «La Regione Campania — sottolinea Palmeri — anche in questa circostanza con ferma determinazione, è stata al fianco dei lavoratori, portando la questione all’attenzione dei due ministeri, Lavoro e Mise. Oggi abbiamo fatto un altro passo avanti affinché il territorio della provincia di Caserta ritorni ad essere nuovamente chiamato Terra di lavoro».