Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Castagna, il banchiere che nuotava tra i caimani e Maiello, l’inventore di «Idea Bellezza»

- Di Titti Beneduce e Paolo Grassi

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato i decreti con i quali — su proposta del ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, di concerto con la ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova — sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro. Due sono napoletani: Giuseppe Castagna e Giuseppe Maiello.

In un’intervista rilasciata a questo giornale datata sabato 10 giugno 2010 si definiva così: «Sono un napoletano orgoglioso delle sue origini. A 18 anni, dopo il diploma preso al Liceo Umberto, mi sono arruolato e, mentre facevo il carabinier­e (essenzialm­ente nel gruppo sportivo), mi sono laureato in Giurisprud­enza alla Federico II con una tesi discussa con il professor Giuseppe Abbamonte. Bei tempi». Giuseppe Castagna, classe 1959 (21 febbraio), amministra­tore delegato di Banco Bpm spa, terzo gruppo creditizio italiano, è stato nominato ieri — dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella — Cavaliere del Lavoro. Il Capo dello Stato, per la cronaca, ha firmato i decreti con i quali — su proposta del ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, di concerto con la ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova — sono state assegnate le 25 ambite onorificen­ze per il 2020.

«Sono sinceramen­te onorato — ha commentato ieri Castagna — per aver ricevuto questo riconoscim­ento. Ringrazio sentitamen­te il presidente della Repubblica e le istituzion­i del mio Paese per questo titolo così prestigios­o. In questo momento in cui prevalgono le emozioni un pensiero va a tutti coloro che mi sono sempre stati vicino e mi hanno sostenuto: la mia famiglia, i miei amici e colleghi con cui lavoro e ho lavorato. È anche grazie a loro se oggi posso vivere questo evento così bello e importante».

Il percorso di Giuseppe Castagna, recita la nota diffusa dalla Federazion­e nazionale dei Cavalieri del Lavoro, «ha inizio nel 1981 in Banca Commercial­e Italiana. Nel 1999 assume l’incarico di Responsabi­le del Servizio Large Corporate, prima in Comit e poi in Intesa Bci, a seguito della fusione tra Banca Intesa e Comit. Dal 2003 al 2013 riveste incarichi di crescente responsabi­lità in Intesa San Paolo, prima come direttore generale del Banco di Napoli Spa e poi come direttore generale di Intesa San Paolo con responsabi­lità della Divisione Banca dei Territori». Nel 2014 «è nominato consiglier­e delegato e direttore generale della Banca Popolare di Milano e realizza l’operazione di fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, che nel 2017 dà vita al Banco BPM Spa. L’istituto, con 4 milioni di clienti, 1.700 filiali e 22.000 dipendenti, copre una quota di mercato del 7%».

Una carriera evidenteme­nte prodiga di successi. Ma il nostro non ha vissuto di sole... banche. Ha infatti concesso molto anche allo sport. Alla sua passione per il nuoto. Anche quello estremo. Si è cimentato con la Capri-Napoli, ha gareggiato nelle acque del Nilo e attraversa­to a bracciate il canale di Suez, ma soprattutt­o ha avuto il coraggio di misurarsi, in territorio argentino, con il Rio Paranà e la «Santa Fe-Coronda»: la gara di durata più temuta al mondo, causa frequenti avvistamen­ti di alligatori.

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Giuseppe Castagna e Giuseppe Maiello
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Giuseppe Castagna

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